La spada della verità. Vol. 4

La guerra contro l’Ordine non è ancora cominciata eppure già vengono mietute le prime vittime. La trama è piacevole e interessante. Non ci sono mai momenti pesanti, anche se avrei fatto volentieri a meno dei capitoli di Verna. Ormai è evidente che Zedd è diventato un personaggio di contorno, il che è un vero peccato. Richard e Kahlan sono il vero pilastro della storia. Sebbene tra alti e bassi, il primo continua a piacermi, mentre ci sono volte in cui la madre depositaria è proprio insopportabile. Ho sempre pensato che la magia in questa saga fosse un po’ campata per aria, con diverse cose senza senso, ma stavolta ha toccato l’apice con il Tempio dei Venti: possibile che una sola azione, compiuta da un singolo comune mago, abbia avuto effetto su tutti i maghi del mondo, e che in millenni non sia mai stata trovata una cura? Per quanto belli questi libri sono puntellati di errori. Quando un Re delle Terre Centrali si ribellava alle depositarie, queste confessavano un suo uomo di fiducia e lo usavano per arrivare al sovrano. Perché non l’hanno fatto con Panis? E ora Kahlan con Jagang? La regola del mago del libro ha un certo valore, se presa con le giuste dosi. Spero che l’autore non la tiri troppo per le lunghe e faccia cominciare questa fantomatica guerra.

Libro bellissimo...l'ho letto in pochissimo tempo...storia avvincente e ricca di colpi di scena...non vedo l'ora di iniziare il quinto volume!!!

E' un bel libro. Secondo me Goodkind ha creato un fantasy molto particolare che privilegia le riflessioni, sia nell'agire dei personaggi che nel concatenare i vari misteri della sfera magica in cui si svolge la vicenda, intricati, profondi e imprevedibili. Il finale poi è pieno di colpi di scena. Però non ho potuto fare a meno di notare che comincia un po' a ripetersi, soprattutto sulla presenza dei popoli stile indiani d'America: se non c'è una tribù, se ne presenta un'altra più o meno con le stesse caratteristiche della prima e così via. E a metà libro mi ha dato proprio l'idea che la storia cominciasse ad allungarsi in una serie di tempi morti e descrizioni ripetitive e non se ne vedeva la fine. Come per il 3 libro della serie, secondo me, se fossero state scorciate 200 pagine la storia avrebbe solo avuto da guadagnarci in termini di scorrevolezza. Molto diverso dal 2 volume che invece era avvincente in tutte le sue 1.000 pagine. Ormai mi sono affezionata ai personaggi e penso che proseguirò ma dopo i tempi morti di questo non ho fretta...