L'una nell'altra

Ci sono libri che s’acquistano quasi per caso, un po’ svogliatamente, giusto per non uscire a mani vuote dalla libreria. Ci sono libri, invero pochi, rari, che alla fine si leggono in un soffio e lasciano letteralmente senza fiato. Magari non sono in assoluto libri straordinari ma, di sicuro, letteralmente afferrano il lettore che non può far altro se non stupirsi di fronte alla capacità dell’autrice di “prendere alla gola” e non mollare fino all’ultimo punto, alla parola fine. Barbara Garlaschelli propone 60 storie di umanità varia, ciascuna non più lunga di due facciate, ciascuna senza fronzoli, diretta come un pugno vincente da k.o., ciascuna a concludere con la frase d’inizio di quella successiva come un gioco ad incastro dove ogni storia penetra nell’altra (appunto: “l’una nell’altra”). Un’umanità che sembra pervasa dallo spleen, il sottile malessere del vivere, che ha perso l’illusione degli anni del rosa e dell’azzurro, sessanta storie di ordinario quotidiano vivere che potrebbe essere il vivere di ciascuno di noi. Di fronte a qualcuna l’attenzione forse sfuma un attimo, ma si tratta davvero di un istante: per una storia “in calo” quella successiva sa riprendere il lettore alla gola e quella dopo scatena un balzo sulla sedia di lettura. Così fino alla fine e anche nell’ultima storia Barbara è capace di ancora far strabuzzare gli occhi di fronte all’ennesima assolutamente inattesa sorpresa.

carino, semplice, scorrevole, letto in poche ore.L'idea di unire diverse storie tra loro è carina e singolare solo che alcune sono difficili da capire a pieno e altre ti fanno venir voglia che ci sia scritto di più.