Breve storia della corruzione. Dall'età antica ai giorni nostri

Secondo Brioschi, la corruzione è una costante. Lo dimostra in un libro documentatissimo, infarcito di citazioni pregnanti, che parte dai Babilonesi e arriva al caso Parmalat. E' però un libro pericoloso, perchè, contestualizzandoli, in un certo senso giustifica gli eccessi italiani.

Questo saggio conferma ciò che già si sa da sempre: non esistono soldi puliti, ogni uomo ha il suo prezzo, i soldi lubrificano le ruote del mondo e "nun ghè roba se nun se roba" (dialetto milanese). Ci vorrebbe una Mani Pulite all'anno. Non essendoci, sottoscriviamo quel detto cinese di qualche millennio fa: ruba un chiodo e sarai chiamato ladro, ruba un regno e sarai chiamato duca. Oppure Indira Ghandi: l'onestà è incompatibile con l'accumulo di una grossa fortuna. Ogni riferimento a persone e situazioni di oggi è voluto.