Trattato di funambolismo

Esiste una profondità dell'alto, del cielo, dell'aria? Una verticalità che rincorra il suo fondo oltre le cime, oltre le nuvole? Aereo e profondo insieme. Questa profondità l'ho scoperta leggendo il libro di Philippe Petit, l'uomo che passeggia sulle nubi.

Libro iniziatico. Nessuno che abbia tentato di fare qualcosa con perfezione può permettersi di non conoscerlo. Dirigo una collana per artisti outsider per i tipi di Campanotto Editore e l'ho dedicata proprio a Philippe Petit, l'uomo che conosce la fisica, la meccanica, i venti, le leggi dell'equilibrio, la costanza, l'ardire, il rischio estremo e tutto per raggiungere un attimo di impareggiabile bellezza. Un vero matto, ma esiste al mondo uno che possa dire di aver maggior equilibrio di lui?

una poesia della folle scienza del filo. folle perchè forse lontana dagli affanni della vita 'a terra'...il racconto si snoda semplice come pagine di un diario di bimbo. philippe petit gioca con la vita, con il cielo lungamente adorato, con il grasso che sparge sul filo per tenerlo sempre in vita, con le nostre paure che hanno il potere di tenerci ancorati al terreno. lui ha vinto la paura, per questo può tendere il filo. a me è parso un piccolo gioiello di poesia vera. mi sono affezionata alle sue pagine come nel caso dei migliori romanzi di alti letterati. confortante e dolcemente energico. io l'ho letto in un momento particolare e mi sono sentita avvolta, incoraggiata, quasi 'forzata' a riflettere sulle mie paure, per riuscire con un sorriso a capire che sono io a nutrirle..e che le stesse energie posso dedicarle a nutrire il mio filo. che una volta teso mi renderà un'anima lieve e libera, come il piccolo funambolo di questo grande libro. DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.