La ridicola idea di non vederti più. La storia di Marie Curie e la mia

Marie Curie che non è solo scienziata, che non è solo geniale. Marie Curie donna, madre, moglie, amante, Marie Curie sconfitta e vincente. Un libro meraviglioso, intimo, in cui scoprire la protagonista ci permette di conoscere l'autrice e ciò che tristemente le unisce, che poi è proprio ciò che ci guida, ci emoziona e ci permette di avere tra le mani un piccolo capolavoro. Una scrittura emozionante, unica, coinvolgente, personale.

L'autrice scrive questo libro per elaborare un lutto. Affrontare la morte del compagno è talmente doloroso che Montero decide di ripercorrere le vicende di una scienziata polacca trapiantata in Francia alla fine dell'Ottocento, Marie Sklodowska, e di seguirne la vita e sopratutto la relazione con il marito Pierre Curie per salvare se stessa, in primis, dalla sofferenza e dalla solitudine. Il matrimonio dei Curie, e la vedovanza di Marie sono narrate in un partecipato parallelismo con le vicende dell'autrice: lo scopo terapeutico nella stesura del volume è evidente, e non infastidisce ma lo rende ancora più avvincente, caro e personale a chi lo legge, anche se lontano da stati d'animo condivisi da Montero e da Marie Curie.

Un romanzo autobiografico? Una biografia? Un saggio? Un testo difficile da classificare, bello, intelligente e coinvolgente: una narrazione personalissima, libera, ricca e stimolante che porta a riflettere sulla vita, sull’amore, sulla morte, sull’essere donna, … Da non perdere.