La filosofia perenne

Libro complesso da leggere con calma e attenzione. Si parla di mistici, dunque non personaggi che fanno soldi o che inventano cose e sembrano importanti. Si parla di uomini e donne aperte al più profondo mistero dell'esistere. non di economisti o politologi o opinionisti. Si parla di menti annullate che scoprono una realtà, la Realtà più grande, vasta, eterna. Si parla di pilastri invisibili di un mondo troppo attivo e distratto, di esseri che reggono un equilibrio che spesso non si vede in una crisi perenne e senza facili risposte. L'uomo cerca la materia. Il mistico vive la Mater Materia. L'uomo cerca dio. Il mistico è nel Dio. L'uomo vuole ricevere perché fa, do ut des. Il mistico sa di non poter fare nulla per ricevere e dunque riceve ogni cosa perché non fa ma è. Insomma, se avete percepito un minimo di ciò che ho detto, leggete questa pietra d'angolo. Il resto è sempre camminare e volgere il proprio spirito all'Eterno.

Un viaggio spettacolare tra pensatori mistici come Sant'Agostino, San Giovanni Della Croce, Alberto Magno, Sant'Ignazio di Loyola, i Veda e le Upanisad, i testi Buddisti ed il pensiero Zen, William Law ed i quaccheri, i filosofi cinesi del Tao ed altri ancora... Alcuni dei testi presenti nel volume sono tutt'ora introvabili in Italiano, e meritano la lettura per la ricchezza e profondità di contenuto... Nonostante la varietà di autori trattati è ineccepibile la coerenza formale e l'unitarietà che A. Huxley conferisce a questo testo, creando dei collegamenti originali e impensati tra questi autori. Lo stile asciutto e pacato, e mai-assente, dona una certa piacevolezza alla lettura. Tra i temi trattati interessante il capitolo sui siddhi (i miracoli) e il penultimo capitolo contenente degli esercizi spirituali... Un libro in grado di scardinare delle convinzioni imposte ed auto-imposte sulla cultura\religione, tramite una costante ricerca della conoscenza. Un libro consigliatissimo, in grado di cambiare la vita. Un barlume di razionalità in mezzo a tutto il ciarpame metafisico dei nostri giorni.

Citando Oscar Wilde definire è limitare, concetto che si ritrova pressapoco uguale nei capitoli dovi Spiriti di ogni luogo e di tempo cercano di mettere in chiaro come le parole non siano esattamente le cose. Ed è un pò come mi sento personalmente a descrivere questo libro fatto per lo più di materiale "Invisibile", tutto quel mondo che citando ancora il libro, " Dio non si può mettere in provetta" proviene da un stato interiore,fatto di emozioni coincidenze casi sensazioni concetti sogni o pensieri che faticano ad essere descritti con parole. La Conoscenza dei Saggi non può essere letta o imparata tramite l'uso della razionalità ma solo attraverso l'esperienza sentita, intuitiva,immediata. Huxley comunque ci prova, dividendo i capitoli in concetti ( Quello sei tu,la conoscenza di sè, tempo e l'eternità per citarne alcuni) a loro volta spiegati tramite riportazioni di scritture sacre o più in generale e più frequentemente, da tutte quelle persone che hanno cercato realmente di intraprendere la via della Verità( da S.Francesco, a Lao-tzu dalla poesia sufista a William Law etc etc ) collegati dalla sapiente mano di Huxley. Letto in tarda adolescenza, mi spalancò un mondo che ancora oggi passati ormai degli anni non smette d inseguirmi e io di cercarlo. Sarebbe da consigliare a tutta la razza umana, ma se in generale amate più l'interno delle cose che l'esterno, troverete tanti spunti di cambiamento.