Hotel Meina. La prima strage di ebrei in Italia

Marco Nozza, nome di punta del giornalismo d'inchiesta, "pistarolo" come venivano definiti sprezzantemente negli anni Settanta i cronisti che indagavano sulle stragi neofasciste a partire da Piazza Fontana, rievoca in questo libro con competenza e passione civile il primo eccidio di ebrei in Italia compiuto dalle SS Leibstandarte Adolf Hitler nel settembre 1943. Un esempio di divulgazione storica ad alto livello.

Le stragi dimenticate a danno di Italiani ebrei e non ebrei, processi aperti dopo piu' di venti anni che si conclusero con pochissime ma giuste condanne per poi essere dichiarate ingiuste e quindi rimessi in liberta' immmediata i colpevoli e quindi cancellati con un gesto di spugna i crimini commessi e gettati nel dimenticatoio i nomi di queste vittime come se questi crimini non fossero mai avvenuti. Un saggio completo di dettagli su verita' insabbiate ed i motivi che spinsero a nasconderle, su come fu facile per il nazismo imporre un regime di efferato terrore nella popolazione italiana del luogo, un saggio che mette in luce gesta eroiche di personaggi sconosciuti, e poi uomini e donne che non si arresero e tentarono di opporsi a questo abominio in atto con l'unica arma che possedevano: il coraggio.

Marco Nozza in questo interessantissimo saggio, le cui pagine scorrono veloci dato il taglio prettamente giornalistico della narrazione, fa luce su una odiosa strage dimenticata in un periodo di transizione nell'alta Italia, sul lago maggiore, strage operata dalle forze naziste contro un gruppo di ebrei in vacanza presso l'Hotel Meina. Un libro da leggere d'un fiato, per pensare e soprattutto per non dimenticare, mai.