Il serpente di bronzo

Sinceramente penso che un paragone con topolino sia irriguardoso... per topolino! Un polpettone di scopiazzature, con il chiaro intento di cavalcare l'onda dei gialli con ispirazioni bibliche. Potrà piacere tutt'al più ai benpensanti detrattori del codice da vinci, per i quali questo libro è "politicamente corretto", con i buoni e i cattivi al posto giusto... secondo i punti di vista! Con che coraggio poi gli autori invitano i lettori a visitare il sito di Babylonia rising, di cui il libro rappresenta solo il primo episodio! Di solito non sono così drastico nei miei commenti; se un libro non mi piace non è detto che non sia stato un mio limite quello di non riuscire a coglierne lo spirito: in questo caso non è solo brutto e scritto male, ma è soprattutto irritante.

libro decisamente scontato e scadente. sono buone le conoscenze bibliche, ma risultano dopo un po sembra una lezione di catechismo. la cosa che proprio non mi va giù, è che l'autore dipinge i non credenti come ignoranti e malvagi (a me sembra il contrario).

libro banalissimo copiato da indiana jones, sembra scritto da un bambino di 3 anni. la cosa veramente brutta di questo libro è che sembra un testo di propaganda cristiana. Gli atei vengono additati come ignoranti e malvagi (il bue che dice cornuto all'asino). un libro da dimenticare