Cronaca di un disamore

Si tratta di una storia di amore, una passione intensa che lega Luca e Maurizio, in un idillio che sembra destinato a durare per sempre, fin quando Maurizio, però, un giorno lascia Luca, che da quel giorno non sarà più lo stesso. Il modo in cui Luca cade nel baratro della sofferenza, con il suo stato depressivo che si aggrava dalla continua ossessione di essere stato lasciato e che la persona da lui amata non ci sia più, passando da uno stato di amore, ad uno stato di disamore, mi ha catturato, portandomi a leggere il libro tutto d'un fiato

Noiosissimo. Dopo aver letto dieci pagine si conoscono i personaggi e la trama. E Cotroneo non riesce ad interessare il lettore con il suo stile. Un libro veramente deludente.

In effetti piuttosto deludente. Il punto di partenza è assai scontato (ma perché no), anche se c'è un certo coraggio nell'onestà dei sentimenti (anche sessuali) raccontati per quello che sono: però è un po' pochino (un amore durato quattro mesi, vabbene che noi omosessuali siamo melodrammatici, ma non ci struggiamo per così poco, passati i 18 anni). Siccome il linguaggio resta poi estremamente povero (a parte il tentativo di introdurre in filigrana frasi dal Cantico dei Cantici o da altri classici), anche a livello letterario il libro non prende il volo, non riesce ad essere ossessivo (solo lo stile potrebbe rendere credibile una bordata di dolore che viene da una storia così minima). Peccato, perché fa tenerezza.