Un caso per tre detective

Il miglior bassotto letto finora! Scritto con ironia british molto understated, si fa apprezzare proprio per l'idea di sottoporre un unico omicidio iniziale, per giunta in camera chiusa, a 3 diverse indagini e 3 diverse soluzioni da parte dei 3 celebri investigatori-parodie, di cui conoscevo solo Poirot e Padre Brown (di fama) mentre Lord Wimsey non sapevo chi fosse. Dei tre Picon-Poirot è quello che offre la spiegazione che mi piace di più e che ricalca bene lo stile 'umanista' della Christie, il reverendo Smith è il personaggio più bizzarro e apodittico ma la sua ricostruzione fa acqua da tutte le parti, e lord Wimsey col suo fido aiutante-spia, che rappresenta l'indagine più 'scientifica' e documentale, ha forse la parte del leone in questo trittico di segugi sia come numero di pagine che come peso generale del personaggio. La difficoltà di far quadrare con un unico set di personaggi e situazioni tre spiegazioni plausibili di un omicidio che in apparenza non ne ha neanche una è solo una delle sfide brillantemente vinte da Leo Price, di cui purtroppo non esistono altri bassotti nè altri gialli in circolazione in italia, il quale ottiene così però il vantaggio di accorciare notevolmente la parte 'noiosa' di ogni giallo ovvero l'esposizione dei fatti e degli indizi che conducono alla soluzione (complice anche la presenza inspiegabile di ben 13 pagine bianche, con l'unico scopo di far iniziare sempre un capitolo sulla pagina di destra... boh!). Il controcanto del rude poliziotto di campagna che fin dall'inizio sostiene di conoscere il colpevole, e nessuno gli chiede chi sia!, ma si dichiara poi affascinato dalle storie 'inventate' dai tre detective, è un divertimento impagabile e anche profondo, nell'economia solitamente di evasione di un giallo classico...

Mi ha intrigato parecchio questo giallo, che ti tiene incollato alle pagine. Molto utili i tre detective(?). Bel colpo di scena finale. Non gli assegno il massimo dei voti, solo perchè io preferisco i romanzi scritti in terza persona.

Be' sono in tre. Uno più bravo dell'altro: ognuno con i suoi metodi. L'investigatore belga che sembra Poirot; l'investigatore sonnolento che sembra Padre Brown e poi c'è l'altro che sembra...non mi ricordo chi. E poi ce n'è un quarto che ha capito tutto sin dall'inizio. Almeno lui, perché gli altri...