L'anno dei dodici inverni

In ugual parte interessante, irritante e lezioso. Interessante perché è capace di proiettare un'accattivante storia surreale che promette di 'scuotere' un po' il lettore - obiettivo peraltro poi fallito; lezioso perché ci mette decisamente troppo ad arrivare al dunque, te lo fa 'pesare', ha poi un'aura apocalittica e retorica che stona, e irritante perché come già nell''Elenco telefonico di Atlantide' ci sono diversi luoghi comuni: la due cavalli, la necessità di darsi alle inevitabili droghe ed alcool, il suicidio mancato (?) per poi potersi redimere - ed indurre così il lettore in commozione. Cosa ci sia di novità - complessivamente - in tutto ciò poco lo capisco. Rimangono grossi dubbi sul fatto che, semmai, ci si meravigli per così poco, e soprattutto sul fatto che la narrativa italiana non riesca a pubblicare autori capaci di pubblicare romanzi più efficaci di questo.

Non importa da che parte arrivino le emozioni. Importa averle, che qualcuno o qualcosa le susciti. Come accade con questo romanzo, che pur tra accelerate e rallentamenti, ti avvolge in una storia che, sono convinto, molti suoi lettori avrebbero voluto vivere come protagonista. Da leggere.

Potrei riassumere questo libro con una sola parola... Eccezionale. Parte lentamente e non lascia intravedere quasi nulla ma si capisce già,fin dalle prime pagine ,che c'è qualcosa di speciale in questa storia.Con l'avanzare della narazione si viene letteralmente catturati dal libro e dai suoi personaggi.Pagina dopo pagina ,il disegno prende forma ed i tasselli iniziano ad incastrarsi fino ad un finale spettacolare,degno di un grande scrittore. Bellissima la storia,credibili e di un certo fascino i personaggi,un romanzo ,a mio parere,da acquistare assolutamente