L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Fate uno sforzo di immaginazione, tralasciate l’immagine che potete avere ..un attore avvolto da una toga che recita in maniera stereotipata, magari con un po’ di birignao una prosa un po’ arida, la vicenda è conosciuta, è una tragedia , ma diciamocelo sì è cultura, ma alle volte è un po’ noiosa. Da questo libro, che a dire la verità ho scelto un po’ per caso… a volte il caso o la fortuna ci fanno dei regali inaspettati, emerge una visione e una realtà che dovevano essere molto diversi. Il verso, prima di tutto: era tutto in versi e non versi come i nostri con la rima; versi che presuppongono un ritmo interno, musicale, che difatti si può cantare… Il coro cantava, pezzi interi della tragedia, nonché della commedia, erano cantati. Quindi lo spettacolo era radicalmente diverso da come ce lo immaginiamo, era molto più simile al melodramma o alla commedia musicale, se la trama era comica. Ma anche la tragedia non era seguita dal pubblico in un silenzio immusonito: commentatori dell’epoca ci raccontano che il pubblico fischiava, cantava, applaudiva, recitava all’uscita i versi più riusciti; e se era scontento o dissentiva lanciava anche ortaggi, si alzava, vociava , interrompeva la rappresentazione: l’unica cosa che assomiglia vagamente al teatro greco mi sembra la rappresentazione di un’opera conosciuta, tipo la Traviata, con i loggionisti che aspettano i cantanti al varco e li fischiano spietatamente se malcontenti o li applaudono fino a spellarsi le mani se hanno cantato bene. E poi il coro oltre a cantare ballava: c’erano danze che avevano un carattere di sacralità (l’epimeleia) e danze che nessuno avrebbe ballato da sobrio, in pubblico (il lascivo cordax). Che danze ! La rappresentazione teatrale aveva molti aspetti: il primo era sacro: gli spettacoli avvenivano durante le ricorrenze dedicate al dio Dioniso; il sacro aveva un carattere diverso da quello in cui lo intendiamo noi; il sacro, la rivelazione del dio Dioniso era il m
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore