La freccia gialla

Bellissima breve raccolta di tre racconti. Quello di gran lunga più lungo, ed anche il più bello, è quello che dà il titolo al libro. Originale ed inquietante l’idea di fondo del racconto che viene poi narrato benissimo. Ho trovato comunque molto interessanti anche gli altri due brevi racconti della raccolta.

Ho letto solo il primo racconto, direi piuttosto romanzo breve, quello che dà il titolo al libro e l'ho trovato sublime. Per quanto il tema possa essere già noto, un treno come metafora della vita, l'autore ha saputo esprimersi senza banalità. I riferimenti a fatti prettamente russi sono spiegati tramite brevi note al testo di conseguenza, a mio parere, la narrazione risulta non solo comprensibile ma molto godibile. Si tratta di un'ottantina di pagine e valgono la pena, anche senza leggere gli altri due racconti.

La ricerca del senso della vita di fronte ad un destino segnato e certo. La tradizione letteraria russa fa scuola in questo merito. E secondo me Pelevin ne è un interprete valido e moderno. L'azione piuttosto che l'inazione di fronte al destino quale che esso sia e quale che sia il prezzo da pagare nella ricerca della "Via". Indubbiamente è un libro abbastanza ostico e non di facile lettura, mi ha ricordato nello stile il Gogol delle "anime morte" pur facendo i doverosi rispetti di fronte a tale e monumentale maestro.