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Perché leggere i classici
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Perché leggere i classici - Italo Calvino - copertina
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Perché leggere i classici

Dettagli

2
1995
Tascabile
368 p.
9788804401407

Valutazioni e recensioni

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gianni
Recensioni: 5/5

Il Calvino critico e saggista è piacevole, acuto, intuitivo. La letteratura è l'immagine più perspicua della vita: il messaggio, fra un saggio e un altro, appare essere questo.

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Fabio Ballabio
Recensioni: 3/5

Italo Calvino nasce a Cuba nel 1923 da un agronomo ligure e da un’assistente di botanica all’università di Pavia di origini sarde. I Calvino sono blandamente antifascisti e Italo frequenta le scuole valdesi in Liguria. Cresce con posizioni ideologiche vicine all’anarchia. Renitente alla leva della Repubblica di Salò, nel 1944 si dichiara comunista. Dopo l’esperienza partigiana si impiega all’ufficio stampa e pubblicità dell’editrice Einaudi. Diviene dirigente e, dopo un viaggio un Urss, nel 1957 di dimette dal Pci. Infine ecco i viaggi, la fama e le molte opere tra cui Il sentiero dei nidi di ragno, Il visconte dimezzato, Il barone rampante (tra i più noti) e questa raccolta postuma di saggi a cura di Esther Calvino dal titolo: Perché leggere i classici. Quali sono i classici presi in considerazione da Calvino? L’Odissea di Omero, l’Anabasi di Senofonte, la Metamorfosi di Ovidio, la Storia naturale di Plinio il Vecchio e le Sette principesse di Nezami (o in alternativa le Mille e una notte). Il Tirante el Blanco (o il Don Chisciotte) di Cervantes, l’Orlando furioso di Ariosto, il De propria vita di Gerolamo Cardano, il Saggiatore di Galileo Galilei, l’Altro mondo di Savinien de Cyrano (de Bergerac), il Robinson Crusoe di Defoe, il Candide di Voltaire e il Jacques il fatalista e il suo padrone di Didier Diderot. Il Calcolo sopra la verità dell’istoria di Giammaria Ortes, la Certosa di Parma di Stendhal, il Ferragus di Honoré de Balzac, il Nostro comune amico di Charles Dickens, i Tre racconti di Gustave Flaubert e i Due ussari di Lev Tolstoj. L’Uomo che corruppe Hadleyburg (oppure Huckleberry Finn) di Mark Twain, il Daisy Miller di Henry James, il Padiglione sulle dune (o anche l’Isola del tesoro) di Robert Louis Stevenson e lo Specchio del mare di Joseph Conrad. Il Dottor Zivago di Boris Pasternak, la Cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda (ma pure Quer pasticciaccio brutto de via Merulana), il Forse un mattino andando in un&#

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Italo Calvino

1923, Santiago de las Casas (Cuba)

Figlio di due scienziati (il padre è agronomo, la madre biologa) nasce a Cuba dove i genitori dirigevano l'orto botanico di Santiago de las Casas, vicino a L'Avana. Tornata in Italia la famiglia, a Sanremo, frequenta le scuole nella città ligure e, terminato il liceo si iscrive ad Agraria, ma interrompe l'Università per evitare l'arruolamento forzato e dopo l'8 settembre si unisce alle brigate partigiane nella Brigata Garibaldi. Nel 1944 entra nel Pci e alla fine della guerra ne diventa militante attivo e Quadro. Si iscrive e si laurea alla facoltà di lettere di Torino e nel frattempo inizia a collaborare a riviste (fondamentale il rapporto con il Politecnico di Vittorini) e quotidiani. Entra a lavorare all'Einaudi e nel 1950 ne viene assunto definitivamente come...

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