Sogni di sesso e stage diving

Ci sono autori che con un libro ti conquistano e sei costretto a leggere qualsiasi cosa abbiano mai prodotto, fosse anche una lista della spesa. Non è il caso di Millar. Precisiamolo, il libro è godibile e scivola via che è un piacere. Spesso però si ha l'impressione che la sua durezza sia un mero esercizio di stile. Il finale poi potrà piacere a chi ama i lieto fine, ma in me ha lasciato solo un po' di imbarazzo per il buonismo dilagante. Sembra quasi un finale di un romanzo adattato per il cinema. Si può leggere, ci si può divertire, ma la sostanza è davvero poca, peccato.

Elfish è una squatter, senza lavoro, bighellona tutto il giorno, beve fino al collasso etilico, è cinica ed indisponente, non ha amici e va a letto indifferentemente con uomini e donne. In compenso, e questa è la cosa che più di ogni altra cosa la contraddistingue, non si lava praticamente mai. Ma Elfish ha un sogno, ed è disposta a perseguirlo con ogni mezzo, riuscendo ad infondere un po’ di ottimismo e speranza nel gruppo di indolenti, frustrati e depressi che casualmente incontra sul suo cammino. Questo personaggio negativo e senza scrupoli, più vicino ad un antieroe che non al classico stereotipo della protagonista bella e vincente di molta letteratura, è il nucleo centrale dell’ultimo psichedelico romanzo di Martin Myllar, autore brillante ed originale, che ama ambientare le sue storie nella ordinaria quotidianità della periferia inglese, costellata da personaggi disillusi e tormentati, a volte perdenti, pieni di debolezza, ma altrettanto spassosi e terribilmente accattivanti. La vicenda scorre fluida e coinvolgente, e nonostante il cinismo di Elfish non si può che fare il tifo per lei, affinché riesca nel suo intento: chiamare il suo neonato gruppo rock col nome della regina Mab, di shakespiriana memoria. Un romanzo interessante, diverso, a volte scabroso e provocatorio, che si chiude con uno happy end tra i più belli e portatori di ottimismo che si possano ricordare.

Avevo gia' letto il libro in inglese qualche tempo fa ma non ho resistito e l'ho riletto in italiano. Prima di tutto complimenti al traduttore visto che non e' andata per nulla persa la carica che il libro trasmette. Se avete vissuto a Londra negli anni 90 e avete nostalgia per i bei tempi del grunge, ma soprattutto se sapete cosa vuol dire stage diving e addirittura l'avete provato, questo e' il libro che fa per voi!