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I ragazzi di Satana. La setta delle «Bestie»: alla scoperta di un'Italia sconosciuta - Luigi Offeddu,Ferruccio Sansa - copertina
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I ragazzi di Satana. La setta delle «Bestie»: alla scoperta di un'Italia sconosciuta
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I ragazzi di Satana. La setta delle «Bestie»: alla scoperta di un'Italia sconosciuta - Luigi Offeddu,Ferruccio Sansa - copertina

Descrizione


Morti terribili e misteriose, suicidi, canzoni maledette, famiglie insospettabili. La vicenda delle "Bestie di Satana" è iniziata nel 1998, in Lombardia, e ancora continua. Sette giovani sono finiti in carcere con accuse da ergastolo. Un pezzo di Italia sazia, apparentemente tranquilla, in realtà ossessionata dal proprio vuoto. Ma vi sono altre morti mai spiegate, altri riti che coinvolgono ambienti inimmaginabili. Solo il cinquanta per cento di questa vicenda è stato reso pubblico. Il resto ce lo rivelano i due autori che più di tutti hanno seguito da vicino l'inchiesta, e per questo hanno avuto accesso alle fonti più riservate. Il loro è un racconto rigorosamente e tragicamente autentico, in cui ogni parola è stata documentata.
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Dettagli

2005
Tascabile
6 aprile 2005
300 p., Brossura
9788817006316

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jetstraeamsam
Recensioni: 1/5

La vicenda racconta come Luigi Offeddu giornalista del Corriere della Sera,coinvolse un ragazzo vittima di un incidente stradale causato da un trasportatore il 19 maggio 1998.Attribuì al giovane le seguenti accuse:"Amico del capo della setta"-"Metallaro"-"Pacchi".Nel testo viene raccontato che l'autista non ebbe nessuna responsabilità ma fu del ciclista perchè andò dritto infilandosi sotto le grandi ruote del Tir come "ha raccontato un testimone".Il trasportatore fu condannato per aver effettuato una manovra infrangendo il codice stradale.I testimoni dell'accaduto confermarono la responsabilità dell'autista smontando il racconto del "presunto testimone".Caddero le altre accuse,si scoprì che non era ne un tatuatore ne un metallaro,neppure amico del capo della setta.Il casellario giudiziale risultò nullo.La conoscenza del Volpe deriva da un piercieng effettuato giorni prima della sua scomparsa.L'audience mediatico fu creato perchè Volpe disse di aver "eseguito" un rito di maledizione.Da sottolineare la vicenda di"Pacchi",soprannome coniato dall' "informatore"di Luigi Offeddu,il quale avrebbe tentato con scarso successo di attribuire al giovane reati di spaccio e conoscenze ignote.Il tentativo di coinvolgimento del presunto informatore e del giornalista verso la vittima non ebbe esito positivo. Consigliato ad un pubblico che tratta genere gossip

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rosanna
Recensioni: 4/5

La setta delle "Bestie di Satana" Come un gruppo di giovani si siano creduti incarnazioni del male e superiori ad altri per poterne decidere la fine, con crudeltà. Testimonianza (parziale) su morti terribili, sparizioni, suicidi. Crudo, spietato.

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Franco
Recensioni: 3/5

Il libro ricostruisce, attraverso testimonianze, resoconti degli interrogatori e cronache dell’epoca, le vicende degli omicidi e dei suicidi, verificatesi nel varesotto, attribuiti alla setta satanica denominata le “Bestie di Satana”. La ricostruzione che ne danno gli autori è particolarmente minuziosa e dettagliata nel tratteggiare le inquietanti personalità dei principali attribuiti: Volpe e Sapone; quello che emerge dall’analisi fatta dai due giornalisti è un minimo comune denominatore a dir la verità un po' discutibile: gli incriminati avevano la passione per la musica Metal, anche nelle sue forme estreme, quindi il black e death metal che, come è noto, utilizzano spesso un’iconografia e un look “satanico” o pseudo tale, non si sa bene se fatto per scandalizzare i benpensanti o a scopi puramente commerciali, si drogavano e bevevano pesantemente. Evidentemente Offeddu e Sansa non vogliono criminalizzare un certo genere artistico-musicale e i suoi estimatori, e anche la prefazione di Vittorino Andreoli non è di questo avviso, ma il continuo riferirsi a questi due aspetti può infastidire molti fans che non sono dei disadattati sociali e conducono una vita “normale”, studiando e lavorando. Il mondo della musica Metal è molto variegato al suo interno con generi e sottogeneri diversi, e gli stessi musicisti hanno un’attitudine non suolo ai suoni ma anche ai testi che scrivono molto differente gli uni dagli altri: alcuni scrivono testi satanici e anticristiani per convinzione, per ribellione a una società ipocrita e conformistica, altri per convenienza. Ritornando al libro, gli autori degli omicidi credo fossero altamente influenzati dalle varie droghe che assumevano e dall’alcool che li portava a condizioni di grave scompenso psichico e di un particolare stato di esaltazione e fuga dalla realtà. Poi c’è Satana nei quali vedevano forse un’identificazione e un modo di espressione dei propri demoni interiori. Libro da leggere e meditare a parte alcune generalizzazioni.

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Conosci l'autore

Ferruccio Sansa

1968

Ferruccio Sansa vive a Genova. È inviato de «il Fatto Quotidiano». Ha cominciato la sua carriera occupandosi di temi ambientali per «Airone» e «Bell’Italia». Poi è passato ai quotidiani, prima a «Il Messaggero» e poi a «la Repubblica», dove si è occupato dei maggiori scandali finanziari degli ultimi anni. Approdato a «Il Secolo XIX» ha realizzato l’inchiesta sui 98 miliardi di euro di cui la Procura della Corte dei conti ha chiesto il pagamento alle società concessionarie di slot machine. Dopo una parentesi a «La Stampa» è giunto a «il Fatto Quotidiano», per il quale realizza inchieste su scandali politici di ogni colore. Ha pubblicato con Luigi Offeddu...

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