Senza tregua

Koontz non è un autore molto originale(per usare un eufemismo) ma,nonostante questo,ho letto molti dei suoi libri soprattutto perché mi piace il genere e scorrono lisci come" unti" grazie alla prosa lineare da perfetto" bestsellerista".E' più leggero rispetto al Re e forse è proprio questa una delle sue carte vincenti per arrampicarsi in classifica.Al massimo li ho giudicati buoni, per il fatto che partono spesso molto bene,sembra che si sviluppi una trama avvincente ma poi iniziano a sfilacciarsi,a sgonfiarsi e poi terminano lasciando uno sgradevole sapore di evanescenza ed incompiutezza.Alcuni li ho trovati di una incredibile insulsaggine ed a conferma della mia opinione noto che molti non sono stati ristampati e si possono trovare solo usati.....E' il prezzo che pagano spesso autori troppo commerciali,che sfruttano il solco tracciato da autori più creativi ,tutti apparenza e poca sostanza,alla lunga stancano.Questo "Senza tregua",non ho finito neanche di leggerlo perché già dal primo periodo si riesce a capire tutta la trama del romanzo :un record mondiale !In effetti un po' sono andato avanti ma ho trovato solo personaggi e situazioni di una prevedibilità sconcertante,trite,noiose e che irritano per il ricorso ad idee altrui ormai "scadute" come succede allo yogurth.Il bimbo prodigio,il solito cane con un ruolo da cartone animato,inseguimenti tra auto che terminano invariabilmente in una palla di fuoco come in certi brutti telefilm tedeschi.Ma perché queste critiche,direte,quando te stesso affermi di averlo più volte letto ? Rispondo in modo rapido :ero molto più giovane e meno esigente.

Non sono entusiasta di questo libro perche' la struttura narrativa dei suoi ultimi lavori comincia a essere troppo ripetitiva. La trama con i protagonisti che scappano inseguiti da gente senza scrupoli e con mille risorse,per chi conosce BENE Koontz, e' la solita minestra riscaldata con ovvie peculiarita' e differenze tra libro e libro. "Velocity" che di base ha la stessa trama(inseguimento) e' originale almeno nella prima parte. "Senza tregua" ha un'inizio un po' incerto poi una parte centrale veramente da Koontz in gran forma con tensione,colpi di scena,personaggi non stereotipati. Il finale lascia l'amaro in bocca un po' troppo sbrigativo,a tratti assurdo e con una morale sulla letteratura americana(compresa una bella frecciata a chi controlla il mondo dell'editoria). Ottimi invece l'alone di mistero che avvolge il bambino accompagnato dal cane e i genitori della moglie. Prendo atto dalle recensioni percedenti la traduzione orribile e il nome storpiato del protagonista per verificare di persona. Non lo consiglio perche' prima ce sono almeno 15 di suoi libri da leggere.

Non conoscevo questo autore, questo è il suo primo romanzo che ho letto. Fino ai tre quarti del libro, non mi sarei mai sognato di dare un voto così basso. Ma poi, dopo aver nutrito l'aspettativa di un finale epico, mi sono trovato solo con l'amaro in bocca. Troppo facile scrivere una storia e poi giustificare colpi di scena, finale e la storia stessa, con certi "mezzucci" trascendenti. Se si scrive un fantasy, dove tutto può accadere, è un conto. Ma quando si scrive thriller, bisogna basarsi sulle esperienze di vita vissuta e basta; e comunque, a mio giudizio, queste ultime restano sempre le più inquietanti di cui si possa parlare. Koontz sarà un grande artista, ma questo romanzo non mi è piaciuto.