Senza senso. Testo inglese a fronte

Edward Lear fu, insieme a Lewis Carroll, il più famoso maestro del "nonsense" dell'Ottocento. La particolare originalità della sua produzione letteraria risulta dal suo gusto ingenuo e sornione per il non-significato, la stramberia gratuita, la fantasticheria allusiva e incomprensibile. Questo volume raccoglie non i celebri limerick più volte pubblicati dalla nostra editoria, bensì poesie, bozzetti narrativi, ricette esilaranti, disegni. Ad esempio, nella sezione "Botanica senza senso" sono catalogate alcune illustrazioni di Lear (che era stato soprattutto un noto pittore e ritrattista), in cui dai gambi di fiori esotici spuntano corolle a forma di orologi, chitarre, forchette, mosconi e altri inaspettati, miracolosi oggetti e animali. Nel capitolo dedicato a "Ventisei rime e immagini senza senso", il genio mattoide dell'autore si sbizzarriva a disegnare ogni specie di essere animato, situandolo in situazioni imprevedibili, e accompagnandone lo schizzo con terzine scriteriate («L' Avvoltoio Apertamente Avido e Vizioso, che scriveva versi a una cotoletta di vitello in un volume legato in pergamena», «Il Serpente Stupidente, che portava sempre il cappello in testa per paura di mordere qualcuno»). Le "Storie senza senso" narrano di viaggi animaleschi avventurosi intorno al mondo: sempre illustrati dall'autore, e con testo inglese a fronte. Più coinvolgenti le venti filastrocche in cui dialogano sorprendenti protagonisti, rimbeccandosi polemici o stornellando romantici; ovvero assumono sembianze umanoidi bestie grandi e piccole, e utensili vari. La cura del volume è affidata a Carla Muschio, che nella sua appassionata introduzione ci informa delle vicende biografiche di Edward Lear, stravagante viaggiatore, paesaggista appassionato d'arte, tenero amico di bambini, donzelle e omosessuali, e orgoglioso suddito vittoriano: pronto sempre a far divertire il mondo con l'immaginazione più liberatoria e bizzarra, nella sua inconcludente e innocua insensatezza.