Senza maglia e senza bandiera. Storie pallonare di ieri e di oggi

UNO STILE FRESCO DIRETTO E TOSCANACCIO, CHE METTE IN RISALTO TANTI ASPETTI DEL CALCIO, CHE ALTRIMENTI I MEDIA OFFUSCHEREBBERO...GRAZIE CARLO, MI HAI INSEGNATO TANTE COSE!

Ho letto d'un fiato queste storie che gettano una luce sinistra su molte di quelle che noi consideriamo 'imprese' del calcio moderno. Dietro c'è molto di cui si tace. Questo libro ha il merito di uscire dal coro o di rompere il silenzio che circonda misteriosamente le vicende del calcio. Molto importante per tutti sarebbe leggere le deposizioni rese in tribunale da alcuni juventini (Del Piero , Tacchinardi, Conte, Pessotto) circa la farmacia del Dottor Agricola. Alcuni passaggi sono davvero degni di un Totò,Peppino e La Malafemmena per quanto sono sconclusionate , lacunose, superficiali le risposte 'a domanda' di questi nostri eroi. Sarebbero da ridere, ma dietro c'è la spregiudicatezza di persone senza scrupoli. Non vanno dimenticati i drammi di calciatori come Taccola, Beatrice, Signorini, Ferrante e chissà quanti altri ancora. La fiducia data ai medici sociali è sempre malriposta. Questi non sanno i danni che creano , fanno esperimenti. La storia dello sport è piena di ciclisti scoppiati, sollevatori di pesi gonfiati, nuotatrici cui crescono i baffi e la barba e cambia la voce. Ricordo che quando uscì fuori il caso Pantani io , tifoso suo, mi chiedevo perchè per una volta non parlasse chiaro fuori dai denti sul fatto che tutti facevano come lui, e tutti non sapevano cosa sarebbe successo loro con gli anni, perchè nessuno può assicurare nulla. Eppure anche Pantani non disse, e lo stesso pagò per tutti. La sua reticenza non gli giovò a nulla. Il caso Juve, a prescindere dal tifo che qui non c'entra, è emblematico della ipocrisia maligna che c'è in giro. Petrini, che io ricordo calciatore di buon livello, scrive di certo senza peli sulla lingua. Lo stile è asciutto e risentito. Nelle sue pagine non c'è spazio per la celebrazione, anzi ci viene offerta una visione dell'altra faccia della luna, quella che resta in ombra. Quindi Petrini ha coraggio, ma è destinato a scagliare i suoi attacchi contro un muro di gomma.

Sono un ragazzo di Parma che tifa Bologna. Petrini era nel gruppo di giocatori indagati e sospesi per calcio scommesse negli anni "80. Chi meglio di lui sà cosa succede dietro la "vetrina dorata" della fabbrica-calcio e grazie alla Casa Editrice Kaos che non ha problemi di censura che si può sapere la verità. La sua scrittura e parlantina ne fanno uno scrittore della materia calcio migliore degli ultimi tempi anche perchè non è mai banale e lo dice uno che ha tutti i libri di Carlo Petrini dedicati al calcio. Grazie Carlo!!