Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 1950
Nella celebrazione dello spirito pionieristico, l'omaggio alla grandezza del deserto occidentale, alla sua splendida natura e alla sua straordinaria gente
«Come Twain, London o Mccarthy, e perfino meglio di loro, ha saputo insufflare il respiro dell'Epos nella frontiera selvaggia, là dove l'America moderna nacque e si forgiò» - Bruno Ventavoli
«Abilità e controllo assoluto di ogni dettaglio riguardante attrezzature, abitudini, discorsi e pensieri... Mr. Guthrie ha scritto un libro eccitante e commovente» - The New York Times
La celebrazione dello spirito pioneristico acquisisce con questo romanzo la dignità letteraria che gli spetta. Sequel de Il grande cielo, questo romanzo bellissimo - che valse a Guthrie il Premio Pulitzer - traccia la rotta dei pionieri verso l'ovest incontaminato nel 1846. Dick Summers, in qualità di pilota di una carovana, guida un gruppo di coloni nel difficile viaggio del Missouri all'Oregon. Con la sua prosa sensibile ma non sentimentale, Guthrie celebra le due prove e i triondi dei pionieri, rendendo omaggio alla grandezza del deserto occidentale, alla sua splendida natura e alla sua straordinaria gente)
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