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Lo studio di Giuseppe Varone coglie appieno la tensione vitale che ha animato la figura di Elio Vittorini nella ricerca dell'uomo in ogni suo gesto e in ogni sua espressione. Questo libro ripercorre le tappe fondamentali di una riflessione e di un'esistenza sempre volta all'impegno attraverso l'ausilio di importanti documenti, con un'analisi attenta dei singoli testi, inquadrando lo scrittore anche sotto punti di vista spesso sottovalutati. Lettura, scrittura, immaginario pittorico: l'arte tout court come la manifestazione umana per eccellenza dove cercare se stessi; la volontà di progettare sempre qualcosa di utile per l'uomo come l'importante rivista Politecnico, la collana emblematica "I Gettoni" e "Il Menabò di letteratura". L'ultimo Vittorini, con la sua maturità critica e con la sua riflessività, viene delineato attraverso il suo quaderno d'appunti "Le due tensioni", restituendo quell'idea di letteratura come scienza dell'umano, troppo importante per essere semplicemente trattata come passatempo. Spesso lo studio di figure complesse, come quella presa ad esame, vengono relegate all'interno di una cerchia ristretta, accademica, smarrendo di conseguenza le ragioni di un lavoro che è continuo dialogo con l'altro; oltretutto - ed è questo ciò che più dispiace - così facendo la si limita, togliendo quella grande forza che mira all'interpretazione del reale e che tende verso il progresso, verso una formazione di una coscienza che col dubbio e con la volontà di analisi cerca di migliorarsi. Varone riesce a riportare lo sguardo su un intellettuale con cui è doveroso, oltre che necessario, stabilire un contatto che travalichi la semplice lettura per addentrarsi nella dimensione della scoperta e della crescita morale, un autore che ognuno di noi dovrebbe conoscere per riuscire a riconoscersi.
La totalità ultima di Elio Vittorini è raccontata nel libro di Giuseppe Varone sottoforma di una sconfinata caccia al tesoro nella «camera delle meraviglie» delle attività più ferventi, sempre più orientate verso un impegno militante nella contemporaneità e verso un impatto concreto e scientifico anche della cultura. L'importanza dell'impegno socio-culturale appare poetica e misteriosamente leggiadra, fluttuante in un parallelismo d'invitante evasione, nel quale Varone ci conduce pazientemente per mano, rendendoci partecipi del racconto di un'esistenza forte e indimenticabile. Ecco perché il suo lavoro è, non solo innovazione e riscoperta della lirica vittoriniana nella sua più essenziale purezza, ma anche già di per sé vittoriniano, in quanto ricerca instancabile, messa in discussione degli imperativi assoluti e uragano per le miti coscienze accademiche: è un viaggio nei più reconditi meandri della coscienza, esplorati sulle coordinate di un grande Autore.
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