Il segreto dell'Arca. La grotta di Fontane

Il racconto di questo libro in sostanza è costituito da una lunga lettera che il tenente dei carabinieri Luca Astolfi ha indirizzato al figlio. L'intento è al contempo quello di spiegare una serie di fatti avvenuti nella Val Corsaglia attorno al 1930, avvolti nel mistero, e tramite quelli giustificare il comportamento da lui tenuto nel corso della sua vita nei confronti della moglie e del figlio stesso, ignari di cosa si celasse dietro a quei fatti. Secondo me il risultato è un ottimo libro con descrizioni dei personaggi e dei luoghi in cui si svolge il racconto, minuziose e coinvolgenti, il tutto in un ottimo italiano. Interessanti anche le considerazioni che il protagonista fa nel corso della lettera per motivare e descrivere i motivi, talvolta con i relativi dubbi al riguardo, per cui lui ha ritenuto di agire in un certo modo nelle circostanze narrate.

Eccellente conferma dell'autore de "L'ultimo dei templari" con un libro dalla trama originale e ben costruita nel suo dipanarsi, sino al finale forse un pò annunciato dal titolo ma a cui si arriva attraverso un percorso che è tutto meno che scontato e banale e che riserva più di una sorpresa. I luoghi descritti sono suggestivi tanto da far nascere il desiderio di essere visitati, i personaggi sono molto ben caratterizzati evidenziando sempre oltre alle caratteristiche somatiche e comportamentali il loro stato interiore, i loro pensieri, dubbi, recriminazioni, speranze e timori, il tutto con lo sfondo della rudezza di carattere, ma anche della saggezza e quando serve della fedeltà, tipiche delle genti di montagna. Molto ben rappresentato anche il periodo storico a cui si riferiscono le vicende, anni trenta circa, con la descrizione di tutte le problematiche legate all'evoluzione politica del tempo e delle innovazioni tecnologiche quali l'avvento o il diffondersi dell'elettricità, del telefono o dell'automobile che allora erano considerate quasi come prodigiose e vissute con enorme attesa, curiosità e talvolta con un pò di diffidenza. Complimenti a Paolo Negro che aspettiamo ora di nuovo in versione medievale con il seguito de "L'ultimo dei templari".

Ti incolla alle pagine. All'inizio, se sei un appassionato del mito dell'Arca dell'alleanza, pensi di aver sbagliato libro, ma dopo poche pagine ti rendi conto di essere trasportato nel labirinto di un autentico mistero che ti affascina e ti prende. Belli i personaggi e l'ambientazione.