Se i pesci guardassero le stelle

Un nuovo giorno per Samuele Serra, trentenne amante delle stelle e reporter di Sanremo PuntoNews, quel giorno sarà proprio quel giorno, lui se lo sente, lui ne è convinto, infatti, lo confida pure a Leo. Le disfatte sono il suo forte ma questa sarà la volta buona? Forse la magia arriverà ma non proprio da dove lui la sta aspettando. La sera di San Lorenzo, Samuele si appresta a trascorrere la notte all’Osservatorio di Perinaldo, dove svolge il suo lavoro notturno per raggiungere una quadra a fine mese. È proprio lì che quando tutti gli ospiti, spettatori delle meravigliose Perseidi, se ne vanno, che accade l’inaspettato momento… l’incontro con Emma! L’indomani però, sembra che quanto accaduto sia stato tutto un sogno, tutta una privata illusione. Che sia così? Ma no, perché una prova materiale di quella notte è rimasta, però… …mentre passano le ore tutto sfuma e si trasforma in solitudine e disperazione. Samuele non si da per vinto… L’amica Ilaria, è positiva e incoraggiante. L’amico Jacopo, ha un parere più egoista e cinico. Soltanto Galileo, Leo per gli amici, il fidato pesce rosso di Samu custodisce la fatidica e inizialmente celata risposta. Una storia dolce e frizzante, che scorre tra le strade di una Sanremo dipinta poeticamente e alla quale viene riservato un ruolo d’onore. Si racconta dell’amore e di cosa sia il valore intrinseco dell’essere una coppia, di quel sentimento unico che spiazza e disarma. Si parla di amicizia nelle sue diverse forme e sfaccettature, e soprattutto, narra in modo autentico di vita comune, e di quel punto di partenza da cui tutti noi proveniamo in ugual modo sotto diverse forme. Una commedia romantica che spinge con uno sguardo olistico a cambiare atteggiamento, a non perdere la speranza. Ricominciare è sempre meglio che rinunciare e se lo facciamo guardando il cielo prima o poi una cometa passerà! “Davanti al mare la vita mi appare più dolce, e la felicità più semplice.”

La trama prometteva molto bene e l’ho comprato con entusiasmo ma sinceramente ho fatto fatica ad arrivare alla fine. La scrittura è leggera e scorrevole ma la storia è povera di contenuti e con un protagonista che non fa che piangersi addosso e lamentarsi per tre quarti di libro, veramente irritante. Peccato.

Questo libro è’ una montagna russa. Un continuo sali e scendi tra “ mi piace” e “ che pizza questo”. Il protagonista, il 30enne Samuele, non ha assolutamente fatto breccia nel mio cuore: confuso, fissato e piagnucoloso. Le chiacchierate con il pesce rosso sono stucchevoli, adatte forse a un pubblico di adolescenti. Il mi piace invece è’ per le descrizioni di a Sanremo , per i profumi, per le atmosfere. Il finale un po’ improbabile e anche qua con una farcitura di buoni sentimenti per terminare con il lieto fine. In conclusione un libro gradevole che incuriosisce, ma non indimenticabile o che consiglierei