La scuola multiculturale

Col tono soft di chi fornisce una guida per la pratica quotidiana la pedagogista Maria Omodeo, sinologa cara a chiunque si occupi di immigrazione in Italia, distilla un sapere raffinato e collaudato sull’inserimento dei bambini di madrelingua non italiana nelle scuole. Si noti lo slittamento già indicato nel titolo, dal consueto “educazione (o pedagogia) interculturale” a questa “scuola multiculturale”, meno astratta e retorica, a indicare una scacchiera in cui i giochi sono già cominciati e si tratta di saper intervenire con scelte che si presentano sempre come vere decisioni, tagli che rifuggono da accomodamenti e compromessi. Accanto al docente, o all’istituzione che sceglie e decide, c’è sempre il bambino, con le sue competenze da valorizzare (e invece così spesso trascurate o irrise) e le sue ansie naturali ma incomprese. Il libro è una vera miniera di indicazioni pratiche, che trovano un loro ordine espositivo grazie da una parte alla lucidità teorica e sicurezza di metodo di Maria Omodeo, dall'altra dalla sua eccezionale competenza su singoli (e numerosi) processi di inserimento (e spesso ahimè di dispersione e di insuccesso) scolastico di bambini non italofoni. Il libro è uno strumento acuto, severo e duro, e al tempo stesso dotato di grande efficacia comunicativa.