Scrivere e leggere il mondo. Divinazione e cosmologia

Il libro, di non facile lettura, è un'interessantissima comparazione fra divinazione cinese e divinazione romana. La tesi di Sabbatucci è che la divinazione può essere intesa o come scrittura (Cina) o come lettura (Roma) del mondo e che, coerentemente con questa caratteristica della cultura presa in esame, vi è una più o meno particolareggiata cosmologia, nel primo caso generata dalla pratica divinatoria, nel secondo generante la pratica divinatoria. L'analisi è prettamente strutturalista, seppur attenta allo sviluppo diacronico delle culture, e in ciò si avverte una certa riduzione dei dati presi in esame, soprattutto nell'ambito cinese, che potrebbe far storcere il naso ad un sinologo. Un'altra pecca è l'assenza di una discussa bibliografia essendo questo libro tratto dalle lezioni tenute all'università. Tuttavia è impossibile non dare il pieno voto alla recensione per la qualità e quantità di argomentazioni trattate e per la metodologia assolutamente peculiare.