È scritto nelle stelle

Un mix di ingredienti vincenti! Partiamo con ordine. I protagonisti sono descritti perfettamente e si riesce ad immaginarli perfino nei modi e nel portamento. Sarah Torres protagonista caparbia e tenace, donna bellissima che vi farà affezionare a lei, cosa che non sempre accade nei libri gialli perché si è troppo impegnati ad indagare. Si parte con grinta nel mood investigativo per le strade della grande mela. Sarah, poliziotta d’eccellenza, sarà chiamata a lavorare in prima linea nella task force dell’ FBI per sgominare il killer delle donne ispaniche. Caleb J. Welch uno dei più ricchi cittadini newyorkesi si ritroverà per sfortuna o fortuna ad essere uno dei primi indagati. I personaggi vengono inseriti nella trama uno ad uno ampliando in continuo il carnet dei sospettati. Dopo l’elettrizzante inizio, una buona parte della storia si tinge di rosa; perché sì, non manca nemmeno la storia d’amore e la passione. Nel mentre però, bisogna comunque non abbassare la guardia perché l’autrice fa costantemente percepire la presenza del “mostro”. Ho apprezzato la scrittura fluida ma allo stesso tempo ricca di dettagli. Dialoghi chiari e limpidi tanto da permettersi di inserirne alcuni (semplici) in lingua spagnola. Un caso da risolvere non cervellotico, ma che incuriosisce e cattura il lettore facendolo supporre tutto e niente. Per questo motivo si riescono ad apprezzare anche le tematiche serie che vengono accennate e sollevate, come ad esempio le disparità sociali, l’immigrazione, il maschilismo sul lavoro, la famiglia. Il finale è strutturato in modalità accelerata e crea la giusta ansia e tensione... ora non dico più nulla perché non c’è niente di peggio che un giallo spoilerato. Vi dico soltanto che ne vorrei ancora!