Gli Scorta

Due amici canadesi me lo hanno consigliato dicendo che è un magnifico libro. Scorrevole, una lettura discreta, ma nulla di più. Diciamo che c'è di meglio....ma anche di molto peggio.

Forse, l'autore immaginava di scrivere una di quelle saghe all'americana celebrate dal Cinema. La verità è che questo romanzetto è banale fino all'inverosimile, a cominciare dai nomi dei protagonisti e dalle forzature che scaturiscono in stereotipate immagini del Sud Italia, trasformato in ambientazione esotica di vicende insensate. Una strana forza del destino, che aleggia in tutta la trama sulle vite di personaggi contraddittori e allucinati, contribuisce al non-sense. In più, è triste. Negli ultimi capitoli si condensano considerazioni sulla caducità umana e sullo scorrere del tempo che l'autore poteva risparmiarsi ma che, probabilmente, era tutto ciò che aveva in mente di profondo, per quanto non originale, e che si è riservato per concludere il tutto con un finale sensato. Per fortuna, si tratta di un'opera breve, ma mi spiace aver sprecato il mio tempo a leggerlo. Ho faticato a trovare la motivazione per finirlo e l'ho fatto solo perché si trattava di un regalo e mi era stato suggerito come un libro addirittura bellissimo.

Per chi è cresciuto con un forte senso della famiglia, un libro da non perdere. Veramente toccante, in cui i legami tra i protagonisti emergono con una forza dirompente.