Una scomoda verità. Come salvare la terra dal riscaldamento globale. Ediz. illustrata

La tentazione di assegnare il voto più basso c'é, ma riconosco all'Autore la capacità e volontà di mettersi in gioco su tematiche dove la demagogia e la retorica portano sono padroni. Diciamo che il libro si legge in due giorni e dà una visione superficiale in merito all'effetto serra ed al surriscaldamento planetario. I grafici (e unità di misura) sono materiale da scuola elementare, la parte "tecnica" è assente, ed i famosi tecnici scienziati sono dipinti come esseri biechi al servizio delle multi-nazionali. Si fà molta fatica a separare la voce dell'uomo politico dall'opinione dell'ambientalista idealista: all'uopo è molto significativa la totale assenza dell'opzione nucleare che in 350 pagine neppure viene citata come fonte energetica!...

Al di là del linguaggio molto americano, cioè tronfio, pubblicitario, propagandistico, che ne sminuisce la portata, questo è un libro eccezionale che andrebbe spurgato dei toni moralistici, sdolcinati, da campagna pubblicitaria (elettorale)perché non ne ha bisogno. Anzi questi elementi nuocciono perché sicuramente allontanano dal libro quanti guardano con pregiudizio a tutto ciò che è americano. C’è il rischio che venga scambiato per uno dei tanti “prodotti” allarmistici sulle condizioni del nostro pianeta, che fanno scalpore e insinuano solo qualche dubbio.Invece, gli elementi che porta, le prove inconfutabili, dovrebbero risaltare ancora di più dal testo, in modo più scarno, a testimonianza del rigore con cui è stato scritto. Credo che il lettore italiano poco avvezzo al linguaggio americano possa non prenderlo sul serio e lasciar cadere questo eccezionale documento che ha indubbiamente una grande valenza, ampiamente documentata, sia sul piano storico sia su quello scientifico. Soprattutto c’è il rischio che una parte di intellettuali, di lettori colti, di opinionisti, ecc. venga fuorviata: non è l’autore che deve fare scalpore ma i suoi contenuti.