Scimmie digitali. Informazione e conoscenza al tempo di Internet

Interessante descrizione dei vari modi di orientarsi nell'attuale socità digitale. Gli autori citano il modello DIKW (Data, Information, Knowledge, Wisdom), nelle sue applicazioni alle comunicazioni basate su Internet. Esaminano e commentano le diverse posizioni dei guru del settore, nell'arco che va dai tecno-ottimisti ai tecno-pessimisti (i pessimisti sono quelli che "internet ci rende più stupidi"). Citano anche le posizioni del premio Nobel Daniel Kahneman sui processi cognitivi umani, il sistema veloce ed il sistema lento. Altro argomento affrontato è l'identità in rete, le opinioni espresse in rete, il desiderio di visibilità versus la privacy, il narcisismo in rete. I due capitoli conclusivi sono dedicati ai filtri che subiscono le nostre ricerche in rete, come sono monitorate e guidate le attività sui social media e come - per quanto possibile - evitare le trappole connesse (v. paragrafi "Filtrare le bufale" e "Le contromisure"). Osservazioni finali: (1) sarebbe stato utile avere un indice analitico; (2) nel testo sono citati due autori, Wender sulle "comunità di pratica" ed Eli Pariser "Il filtro", i cui testi poi non compaiono nella bibliografia. (poco male: una semplice ricerca in rete li trova).

[AUTORECENSIONE] Scrivere questo libro è stato un lavoraccio. I primi appunti risalgono alla fine del 2012, quando il coautore mi chiese se avevo voglia di fare un libretto a quattro mani sulla comunicazione su Internet vista da due punti di vista diversi. La teoria era facile, la pratica un po' meno. È così cominciato un lavoro di limatura e amalgama che ha portato ad avvicinare un po' le nostre prose; la riorganizzazione del materiale ha poi contribuito a omogeneizzare il tutto. Aggiungete che più passava il tempo più il mondo intorno a noi cambiava e noi dovevamo continuamente aggiornare e adattare il testo a quello che Larry, Sergei, Mark e amici tiravano fuori. Il risultato però a mio parere non è da buttare via. Certo, la nostra tesi - noi non siamo cambiati, comunichiamo sempre allo stesso modo solo con mezzi diversi - è minoritaria ma crediamo abbia il suo bel senso. Non abbiamo inventato nulla di nuovo per chi nella Rete ci vive e opera da decenni, ma riteniamo che non solo i frequentatori casuali di Internet ma anche chi è abbastanza esperto possa trovare un'utile introduzione a 360 gradi sui meccanismi più o meno visibili, scoprendo chicche che nessuno sembra voler segnalare... forse perché c'è chi ritiene più utile nascondere certe dinamiche e venderle a caro prezzo alla gggente "saggi consigli" da guru.