Scalza, spettinata, abbronzata. Il giro del mondo a vela su Obiwan

Avevo appena letto poche pagine di Scalza, spettinata, abbronzata quando, quasi senza accorgermi, mi sono trovato virtualmente imbarcato su Obiwan, in navigazione attorno al mondo. Il vento che accarezza il volto o scompiglia i capelli durante un groppo, le notti e i giorni in mezzo al mare, le stellate, il freddo e la stanchezza, le onde ora calme ed ora incrociate, le acque trasparenti, le palme e le spiagge bianche degli atolli nel Pacifico, che “pacifico non è un corno”, me li sono dovuti immaginare, ma il calore della gente nei porti del sud in Spagna, la fraternità immediata alle Canarie con gli altri equipaggi in attesa di partire per la traversata, l’ospitalità e l’amicizia spontanea di persone sperdute su isole distanti da tutto, li ho sentiti nel cuore, come se ci fossi davvero anch’io. Magia della lettura di un libro che rivela una profonda passione per gli spazi aperti, il profumo della libertà di una esistenza in accordo con le proprie aspirazioni, la bellezza di lontananze azzurre tanto desiderate. Consiglio vivamente a chi non è ancora andato oltre le proprie Colonne d’Ercole, ma vorrebbe proprio farlo, almeno con la fantasia.