Samarcanda. Un sogno color turchese

Adoro Cardini e la sua cultura enciclopedica, però questo testo, del quale ho sentito una presentazione al Festival del Medioevo 2023 di Gubbio, è, a mio giudizio, estremamente complesso a causa dell'abbondanza di nomi di personaggi storici e di luoghi arabi, timuridi, cinesi, russi, persiani, etc... con i quali non è semplice familiarizzare e tra i quali è ostico orientarsi con profitto. Onestamento ho fatto parecchia fatica a seguire la narrazione, i salti da un periodo all'altro e, solo a tratti, principalmente nell'ultimo terzo dell'opera, sono riuscito a godermi lo sviluppo del racconto e le descrizioni della città e dell'Uzbekistan. Per apprezzare appieno il libro credo sia indispensabile una preparazione più solida della mia sulla storia di questa regione dell'Asia e, probabilmente, di tutto il continente.

Testo molto bello sulla leggendaria Samarcanda. A tratti un po' pesante per l'eccessiva quantità di nomi, però essendo un libro di storia e non una semplice guida turistica è normale. Veramente molto ricco di particolari.

Uno squarcio su un angolo di mondo abbastanza poco conosciuto per noi italiani, e comunque ridotto a trafiletto sui libri di testo scolastici. Ottima ricostruzione storica, che permette di aggiungere nuove tessere al complesso puzzle medievale; un mondo già connesso senza Internet, visto l'influenza che le armate mongole hanno avuto poi anche nello scacchiere mediterraneo.