Salvador. 26 anni contro

Un film ben fatto, si piange durante il film per la sorte per Salvador che fa parte dei giovani militanti del Movimento Ibèrico de Liberaciòn durante il regime franchista nei primi anni settanta in Spagna. Si piange di rabbia di sentimento, ci si commuove ma più che altro si riflette parecchio con un pezzo della storia di un paese massacrato da una dittatura crudele. Salvador rende giustizia a chi ne ha bisogno.

Fortunatamente, esiste anche il buon cinema, fatto di sentimenti. Partendo dal fatto che il film è tratto da una storia vera, si vive in pieno l'odissea di questo giovane, che, una volta arrestato, attende di essere giustiziato alla gogna. E' un film crudo, anche se le scene non sono mai esplicite nella sua violenza, e si trepida assieme ai protagonisti, nella speranza di vedere un lieto fine in questa vicenda. Un applauso a Daniel Bruhl (giovane attore da tenere d'occhio), calato perfettamente nei panni di Salvador ed al regista Manuel Huerga che lo ha ben diretto.