La salita

Dopo aver letto questo bel thriller fantascientifico, la prossima volta che dovrò scegliere se salire in cima a un monte in funivia o farmela a piedi, preferirò la seconda. Questo per dire che “La salita”, thriller mozzafiato di Giordano Vezzani, mi ha veramente segnata nel profondo. Un gruppo di turisti si trova a dover affrontare qualcosa di inquietante che appare fuori dai vetri, mentre la cabina della funivia che avrebbe dovuto portarli a visitare una maestosa distesa di ghiaccio, il Matterhorn Glacier Paradise, rimane sospesa nel vuoto non lontano dalla meta, che si trova all’altezza di 3883 metri. È presto chiaro che all’esterno staziona qualcosa di inquietante, una massa che oscura la vista e inizia subito a mietere vittime. Chi legge il romanzo ha così l’opportunità di scoprire uno a uno i caratteri degli sfortunati passeggeri della cabinovia: c’è chi dipende dalle droghe, chi ha deliri religiosi, chi è omosessuale, chi farebbe qualsiasi cosa per difendere la propria figlia autistica. Di fronte alla paura dell’ignoto, ciascuno di questi personaggi tira fuori il meglio o il peggio di sé, a seconda dei punti di vista. La cabina presto si riempie di fluidi, siano essi sangue, escrementi o sostanze di altra natura, la foschia avanza, i soccorsi non arrivano, anzi chi è sul mezzo sospeso nel vuoto perde completamente i contatti con il resto del mondo. Cosa vorrà da loro l’entità che si sta accanendo sul gruppetto di turisti? Sarà benevola o malevola? Si tratterà di una presenza aliena o e è solo una fantasia delirante di chi è ormai troppo disperato per ragionare? Giordano Vezzani è così abile da non far abbassare il livello di adrenalina nel lettore, che si addentra nella storia e lotta insieme ai vari personaggi, per uscire dall’incubo che li tiene in ostaggio. Il finale è sorprendente, solo quello merita la lettura del romanzo. Consiglio il libro a chi ama le storie ad alta tensione.