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Il rumore della pioggia a Roma - John Cheever - copertina
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Il rumore della pioggia a Roma - John Cheever - copertina

Descrizione


Tre racconti, in cui Cheever riflette sulle diverse ragioni di coloro che lasciano il proprio paese per incontrarne uno nuovo. In una Roma vista attraverso gli occhi di immigrati dagli Stati Uniti e quelli di una ragazza giunta dalla provincia per lavorare come donna di servizio, l'autore approfondisce alcuni aspetti delle loro vite, i loro sistemi di valori, punti di riferimento sociali ed emotivi, ricchezze e povertà, solitudine e compromessi. È centrale l'importanza della lingua per riuscire a condividere, a sentirsi integrati e realizzati in un paese straniero. Un altro tema fondamentale è la difficoltà di abbandonare il proprio paese, il rischio di perdere le proprie radici, senza riuscire a piantarne di nuove.
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Dettagli

2004
1 gennaio 2004
79 p., Brossura
9788887517880

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Gianni
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Cheever dimostra di essere al centro di una narrativa corta americana che erediteranno solo Carver e (solo in parte e con risultati altalenanti) McInerney. La narrativa corta (novel) per me puo' essere considerata deliziosa se paragonabile a un buon cortometraggio, a un film a episodi (vedi America oggi da Carver) ma soprattutto puo' meritare un esborso di denaro quando raggiunge la grazia effimera e graffiante anche in opere piu' lunghe che la finiscono per assomigliare a vere forme romanzo. E Cheever, anche qui e' stato grande... leggete Un vero Paradiso e Falconer...

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kromfel
Recensioni: 5/5

Bello, mi piace come gli americani ci descrivono e giudicano le nostre abitudini ( a volte strane) e la nostra lingua.storie anche bizzarre ma che dimostrano cosa significhi sentirsi solo in terra straniera. Io lo consiglio

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L'aggiornalista
Recensioni: 4/5

Qual è la città alla quale apparteniamo? Quella dove nasciamo? Quella in cui viviamo da giovani? Io penso che la città cui apparteniamo sia quella che ci ruba il cuore. E a rubarmi il cuore, anni e anni fa, è stata Roma. Nel corso del tempo ci sono tornata tante volte. Di passaggio, in vacanza o per starci per un bel po’. Ho scoperto i bar migliori (spero) per bere un caffè fantastico e ho sperimentato diversi ristorantini. Mi sono fatta viziare dai miei ospiti locali con cene-cenette-pasticcerie-cinema-pub-localacci-pizza bianca e pizza rossa-maritozzi-supplì-vino dei castelli sfuso o in bottiglia, con i “Ti porto allo Zodiaco” da ragazzini e i “Da me o da te?” da grandi. Ho girato Roma a piedi, in tram, in autobus, in scooter, in macchina, di giorno e di notte. Ho visto tanti quartieri, in centro e in periferia. L’ho esplorata: peccato sia enorme, sennò potrei dire di averla vista tutta, angolo per angolo, viuzza per viuzza. Ma per vederla tutta non basterebbe una vita! Cosa mi mancava? L’essere romana. Quello, mai. Non lo sono e non mi ci sento. Molti romani sono simpatici, solari e disponibili. Non tutti sono così ironici come tutti credono invece di essere, e anzi a volte le loro uscite da finti simpaticoni sono veramente irritanti, ma raramente hanno il muso lungo. Però, anche se mangio i loro piatti e un po’ li so anche cucinare, anche se conosco i loro modi di dire, ci divide una distanza enorme, una distanza che un po’ ci mettono loro, orgogliosi di stare nel posto più bello del mondo, e un po’ ovviamente esiste, ed è incolmabile. E quando stai in un posto che adori, ma sei An English man in New York, ci sono giorni nei quali veramente sogni la fuga da quanto ti senti un alieno. E alieni, in qualche modo, si sentono i protagonisti de “Il rumore della pioggia a Roma”. E’ un libro breve, solo tre racconti, ma molto denso, e intenso. Leggerlo senza conoscerne molto mi ha aiutata ad amarlo di più, e per questo mi fermo qui.

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Conosci l'autore

John Cheever

1912, Quincy

John Cheever è considerato uno dei maestri della short story.A dirlo sono scrittori del calibro di Ernest Hemingway, John Updike, Rick Moody, Dave Eggers, David Foster Wallace. Cheever è autore di sette raccolte di racconti e di cinque romanzi. Nel 1958 il suo primo romanzo The Wapshot Chronicle (pubblicato nel 2004 da Fandango con il titolo Gli Wapshot) riceve il National Book Award. Nel 1965 Lo scandalo Wapshot, pubblicato da Fandango nel 2005, riceve la William Dean Howells Gold Medal per la fiction dalla National Academy of Arts and Letters. Una selezione di sessantuno racconti confluisce in The Stories of John Cheever (sono già uscite per Fandango le raccolte Il nuotatore, Ballata, Oh città dei sogni infranti!, Il rumore della pioggia a Roma, Racconti italiani)...

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