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La mostra (Roma, Colosseo, ottobre 2008-febbraio 2009) è stata promossa dal "Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario del primo regolamento di tutela" e il catalogo è il chiaro manifesto della necessità di ripercorrere la storia della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico italiano, ponendola in rapporto con la stringente attualità. Nel testo di apertura, Adriano La Regina traccia una lucida analisi dei momenti salienti che hanno caratterizzato la tutela in Italia fino a oggi, senza dimenticare il disegno di legge proposto nel 1989 al Senato da Giuseppe Chiarante e Giulio Carlo Argan per "un modello di amministrazione snella, autonoma, sottoposta alle direttive politiche e alla vigilanza del ministro, guidata da un consiglio nazionale rappresentativo dei poteri locali e delle istituzioni scientifiche nella più ampia autonomia scientifica e amministrativa dei singoli istituti". La tesi che si sostiene è quella di ritornare a riflettere sulle proposte formulate nel passato per contrastare "l'ultima rovina", intesa chiaramente come rovina dell'attuale sistema di tutela. A supporto e a illustrazione della tesi, si articola una mostra di opere archeologiche scelte a rappresentare quei momenti salienti su cui riflettere e da cui ripartire: dal recupero dei beni dopo le requisizioni napoleoniche all'Editto Pacca; dall'impegno del Regno d'Italia nell'acquisire le aree archeologiche e le collezioni private di primaria importanza, pur con qualche clamorosa perdita, alla celebrata legge del 1909, volta a definire i beni soggetti a tutela e a regolarne l'alienazione, l'esportazione e la corretta conservazione. L'antologia della tutela proposta dalla mostra affronta poi integralmente il Novecento, con un'interessante sezione dedicata alla legge Bottai del 1939 e alle norme adottate per la conservazione durante la guerra e contro i trafugamenti nazisti della divisione Goering. Sono poi esposte opere salvate e restaurate grazie a una forte consapevolezza maturata, fino alla creazione, nel 1974, del ministero dei Beni Culturali e Ambientali. La conclusione è riservata alla tutela in Italia oggi, con le polemiche e le preoccupazioni sorte intorno al Codice dei Beni culturali e le relative norme integrative e correttive. Questi ultimi anni sono illustrati nella mostra e nel catalogo principalmente dal lavoro degli organi di stato, come i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.
Stefania De Blasi
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