Roma mi somiglia

Bellissime poesie su Roma e altre città italiane come Firenze, Lucca, Palermo... E splendide poesie d'amore. Davvero da non perdere. Un bellissimo regalo!

Tutte le poesie, che siano d’amore, d’amicizia, di ricerca interiore, portano a Roma, o almeno a una delle tante caratteristiche paesaggistiche e urbane che la rendono unica capitale d’Italia, nel bene di ineguagliate bellezze e nel male di irreparabili errori; città che accoglie a braccia aperte altre città, altri costumi, altre effervescenti generazioni; città perennemente viva che entra nel cuore e nella mente, nei battiti e nelle palpitazioni, nei bar e nei raffinati monumenti. Questo e molto altro Serena Maffìa ha saputo cogliere dalla città che l’ha vista crescere, innamorarsi, maturare, nel suo volume di poesie edito per Passigli, ovvero "Roma mi somiglia", rubando, come solo i veri poeti sanno fare, dai profumi, dal traffico, dagli scorci architettonici storici e moderni, ogni minima traccia di romanità che somigliasse a sé stessa e a tutti i coraggiosi turisti preparati all'ardente sfida dei 40° centigradi sopra lo zero, sotto il sole accecante di Roma. Come queste stesse poesie, che leggendole e rileggendole accecano sempre più e mordono e ardono di una franca propensione al bello, al buono, al passionale. Se Roma è per l’autrice a tutti gli effetti una compagna preziosa di vita e di scoperte, ecco che essa può assumere tratti, facoltà e patinature che ne rispecchino almeno in parte, quasi inconsciamente, i contorni più affascinanti e persuasivi, per una femminilità votata interamente al contatto, all'unione, alla passeggiata con l’Altro. A dominare nel numero e nella spettacolarità metaforica sono infatti le poesie i cui attori protagonisti rivestirebbero il ruolo di uomo e donna staccati dal resto del mondo (uomo e Roma?), con il primo passivamente esposto a ricevere i corteggiamenti e le attenzioni dell’altra, in uno scambio dei ruoli (donna-Roma verso uomo) coerente con le tendenze del momento.