Roma brucia. Nerone e l’incendio che mise fine a una dinastia

Bel libro storico investigativo, peccato per molti episodi narrati più e più volte, e divagazione su cose e fatti poco importanti, la morte di Nerone viene descritta in una pagina si e no...devo ammettere che mette anche confusione nella testa del lettore perché vengono riportate più versioni sulla presunta o meno colpevolezza dell'incendio, e si arriva alla fine che forse non é stato lui ad appiccare le fiamme, o forse ha dato l'ordine ma poi ha mal gestito lo spegnimento. A metà libro scopriamo che era il nipote di Caligola. Lo consiglierei solo ad un vero appassionato di storia, comunque prima o dopo la lettura di questo libro, bisogna dare una sbirciata a Wikipedia.

Come minimo, a prescindere dall'argomento già di suo affascinante, questo libro fornisce una formidabile lezione di come REALMENTE deve operare uno storico. Dopo quasi 2000 anni, ogni conclusione è quasi un azzardo. E l'autore rende benissimo questo sforzo da detective che deve ricostruire un 'cold case': l'ora, il luogo, le circostanze, il movente, il o i colpevoli ... Ma c'è molto altro. Quello che era il centro del mondo venne sconvolto dalle conseguenze di quell'immane rogo e nel libro si racconta ciò che esso comportò. Ne viene fuori, tra le altre cose, un equilibrato ritratto di Nerone, questo eterno simbolo del male, che con i suoi limiti e in quelli del sistema politico-sociale dei suoi tempi, fu un notevole statista, malgrado lui, destinato a governare la catastyrofe e il dopo, quando forse avrebbe invece desiderato vivere nell'arte.