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Robert Venturi e l'Italia. Educazione, viaggi e primi progetti 1925-1966 - Rosa Sessa - copertina
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Robert Venturi e l'Italia. Educazione, viaggi e primi progetti 1925-1966
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Robert Venturi e l'Italia. Educazione, viaggi e primi progetti 1925-1966 - Rosa Sessa - copertina

Descrizione


Gli anni giovanili sono fondamentali per la formazione di un intellettuale, perché è allora che le personalità incontrate e le esperienze vissute lasciano un’impronta indelebile. Il caso di Robert Venturi non fa eccezione: lo studio di Rosa Sessa ricostruisce, con il supporto di fotografie e fonti inedite, il percorso biografico e culturale di uno dei più significativi architetti del XX secolo, sottolineando l’importanza dei suoi maestri (Jean Labatut, Donald Drew Egbert), di alcune letture fondamentali (Henry-Russell Hitchcock, William Empson, Frank Lloyd Wright), e del dialogo con gli amici studenti (Philip Finkelpearl, William Weaver), ma soprattutto il peso formativo dei viaggi in Europa.

«È il suo contesto che dona a un edificio un significato. E di conseguenza ogni cambiamento del contesto provoca un cambiamento del significato». - Robert Venturi

A Filadelfia Venturi si era discostato dalla tradizione italoamericana ed era diventato un outsider multiculturale anche in questo ambito. Come nota Denise Costanzo nell’introduzione: «L’identità italiana/americana di Venturi ha sfidato gli stereotipi perché era allo stesso tempo intima e distaccata, un esempio appropriatamente “non semplice” (non-straightforward) della sua categoria teorica dell’“e-e” (both-and)». Gli anni universitari, trascorsi sotto l’egida del “Princeton System” e del metodo del close reading, si concludono con un fondamentale primo viaggio a Roma (1948) e con la tesi Context in Architectural Composition (1950). Vengono poi le determinanti esperienze professionali presso Oskar Stonorov, Eero Saarinen e soprattutto Louis Kahn, i felici anni di nuovo a Roma trascorsi presso l’American Academy (1954-1956) e i frequenti viaggi in Italia, Francia, Grecia e Germania, seguendo i suggerimenti del grande storico Richard Krautheimer e di Ernesto Nathan Rogers. Il ritorno negli Usa coincide con la realizzazione dei primi progetti, come la casa per Vanna Venturi, e con la stesura di Complessità e contraddizioni nell’architettura (1966). Il presente volume si chiude con una conversazione con Denise Scott Brown, collega alla Penn University nel 1960, con cui Venturi strinse un indissolubile sodalizio intellettuale, sentimentale e professionale basato anche sul comune amore per la cultura italiana.
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Dettagli

2021
3 marzo 2021
Libro universitario
309 p., ill. , Brossura
9788822905963
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Indice

Prefazione, di Andrea Maglio e Fabio Mangone

Introduzione, di Denise Costanzo

Robert Venturi e l’Italia

1. La famiglia Venturi e la città di Filadelfia (1925-1944)
1.1 «My artistic and intellectual parents»
1.2 Filadelfia e l’architettura americana

2. Gli studi alla Princeton University (1944-1948)
2.1 La fondazione delle scuole di architettura in America
2.2 Il “Princeton System”
2.3 Robert Venturi studente a Princeton

3. Il primo viaggio in Europa (1948)
3.1 In continuità con la tradizione del viaggio di formazione
3.2 Lettere dall’Europa

4. Il report sul viaggio e la tesi di laurea (1948-1950)
4.1 Summer Activities: Report and Some Impression (1948)
4.2 Context in Architectural Composition (1950)

5. La ricerca a Roma (1954-1956)
5.1 Aspettando il Rome Prize (1950-1954)
5.2 Robert Venturi all’American Academy (1954-1956)
5.3 Lettere e itinerari
5.4 «By Means of Rome»

Immagini dall’Italia (1954-1956)

6. Teoria e progetto (1956-1966)
6.1 Il ritorno a Filadelfia e il rapporto con Louis Kahn
6.2 Complexity and Contradiction in Architecture (1966)
6.3 I primi progetti

Conversazione con Denise Scott Brown

Ringraziamenti
Fonti iconografiche
Indice dei nomi

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