Rituali scolastici

Io sono ancora sui banchi di scuola(media)e penso che questo libro inquadri bene certe situazioni scolastiche, certi insegnanti e certi alunni. Mi ha colpito molto perché in certi passaggi mi sono ritrovata nel ruolo dell'alunna con di fronte insegnanti proprio come quelli descritti nel libro...e poi è spassosissimo!

Anche se sono dall'altra parte della cattedra, condivido completamente i rilievi del professor Oggiano riguardo ai rituali che si ripetono da secoli fra i muri scolastici. Aggiungerei che oltre alla vena umoristica con cui sono trattati questi rituali c'è in sottofondo una certa malinconia che diventa tristezza nell'ultimo capitolo in cui l'autore parla in prima persona di un suo alunno. Mi è piaciuta anche la postfazione di Gianfranco Zola che da vero campione dice che per raggiungere qualsiasi risultato nella vita non possiamo fare a meno della conoscenza. Vorrei infine segnalare dello stesso autore "I colori dell'assenza", il romanzo che mi ha commosso di più.

Il testo del professore Augusto Secchi, collega ed amico, secondo me è da leggere soprattutto da chi opera nel mondo della scuola. In esso vedo un messaggio fondamentale destinato a noi docenti, che porta a riflettere attentamente sul significato della nostra professione. Nella descrizione dei "rituali scolastici", che fan sorridere e divertire, l'autore (professore) scende empaticamente nel mondo e nel modo di pensare degli allievi, capendo il significato dei loro gesti e delle loro azioni. E' ciò che dovrebbe fare ogni "bravo" docente perchè per formare gli alunni, per amare questa professione, secondo me, bisogna riuscire ad entrare nel loro mondo senza parimenti perdere l'autorevolezza del "ruolo".