Ritratto di Fenoglio da scrittore

Volumetto essenziale ma completo, ottimo per avvicinarsi all'opera di uno dei più grandi autori della nostra letteratura.

Chi ha amato la narrativa di Beppe Fenoglio, le straordinarie figure dei suoi partigiani, le focose timidezze di Milton e di Johnny, leggerà con interesse e piacere le 70 pagine di questo piccolo libro che il Prof. Casadei ha dedicato allo scrittore di Alba, "scrittore autenticamente realista", la cui "ricerca parte da una necessità profonda, quella di giustificare il proprio esistere". Casadei individua in Fenoglio, al di là dei rapidi cambiamenti di generi e di stile, "alcuni nuclei tematici che rimangono fissi in modo addirittura ossessivo": il corteggiamento, cioè, di due archetipi della letteratura occidentale - la guerra e l'amore - fusi in una nuova sintesi all'insegna della morte. La morte sentita come imminente, "la minaccia di una fine corporea che sconvolge ogni difesa etica e razionale" avrebbe segnato, infatti, l'intera scrittura dell'autore piemontese, riconducendo "la sua percezione del male a una fisicità mai trasposta mediante una qualche forma di sublimazione". Viene ripercorsa pertanto tutta la produzione letteraria fenogliana dagli "Appunti partigiani" del primo dopoguerra, all'ultimo racconto "Ciao, old lion", ritrovando in essa una continua, feroce "tensione all'estremo, all'iperbole e al sublime,... segno di un rapporto non sanato con la realtà, che può avere risvolti psicologici, filosofici e sociopolitici, ma che in primo luogo dipende da un Erlebnis che riconduce progressivamente ad alcuni nuclei ossessivi l'intera rappresentazione del mondo". Da una parte la consapevolezza, colpevole, di essere un sopravvissuto rispetto all' eroismo dei compagni morti in guerra, dall'altra l'aspirazione assoluta a un amore romantico, lacerante e sempre destinato alla sconfitta. Casadei, sottolineando i modelli letterari anglo-americani ispiratori di Fenoglio (Hemingway, Faulkner, Steinbeck, e prima ancora addirittura Chaucer, Coleridge, Poe) ripropone alcune sue altissime sequenze narrative: un regalo fatto a noi lettori.