Ritratti in miniatura

Va bene: a scrivere era un fenomeno. Se istituissero la giornata del ritratto, bisognerebbe sparare colpi di cannone in suo onore alla mattina e alla sera. Pero' ci teneva a far sapere che era colto, anche troppo: qualche vena d'umilta' non gli avrebbe fatto male. Da notare che la sua abilita' era non solo quella di chiarire l'angolatura, il punto di vista di un autore ma soprattutto il perche' lo sceglieva. Da lettore eccelso qual era, Strachey raccoglieva infatti elementi per capire bene le controversie intellettuali, spiegarne le idee e scoprire il motivo per il quale certi autori sceglievano delle posizioni a volte molto minoritarie. E' il caso, ad esempio, dello storico Mandell Creighton e della diatriba - molto elegante e ragionata - che gli oppose Lord Acton in merito al tema delle persecuzioni papali del medioevo. Come avremmo mai potuto capire cosa realmente intendevano le parti senza i retroscena di Strachey? Ve lo dico io: li avremmo ignorati. E avremmo perso delle verita' immarcescibili. 190 pagine da leggere, rileggere e sottolineare soprattutto se non si e' anglisti di professione. Impeccabile per puntualita' la nota finale di Beppe Benvenuto.