Il ritorno del cavaliere oscuro. Batman

Comprato come regalo per un appassionato di Batman. È stato molto apprezzato. La copertina è morbida e i disegni molto belli

E' un Bruce Wayne questo di Miller, che non potrebbe essere più lontano da quello che deve pur essere stato un tempo, che cova un desiderio latente ma irriducibile di percorre il suo destino di autodistruzione, di tornare a essere Batman, ancora una volta, l'ultima forse, sicuramente, perché se non ha dato ancora tutto di sé, stavolta, i nemici da affrontare, le ombre che si addensano intorno a lui, non intendono lasciargli scampo, ma lui vi si getta, perché è questo che fa Batman, perché solo lui può farlo (come poi ci ha insegnato Nolan). Con una sceneggiatura (eh sì, la chiamiamo così) che è serratissima e che si svolge in più parti, distinte, compatte, ma che dimostra anche di possedere un suo preciso disegno unitario dietro, con una narrazione che deve star dietro a più cose e situazioni e personaggi insieme (su tutti Carrie, la nuova Robin, protagonista di quei momenti cruciali dove troviamo una tenerezza nel rapporto tra lei e Wayne che è incredibile), "Il ritorno del cavaliere oscuro" è un'opera titanica, che si fa carico di sviscerare la natura del male che infetta una società che sembra non avere una via d'uscita, dove la realtà aumentata dei media, o presunta tale, serve tanto il gioco della politica quanto i piani della criminalità.

Costantemente al primo posto nelle classifiche riguardanti l'uomo pipistrello (ci mancherebbe altro) quest'opera è un must di eccellenza per chiunque ami la figura di questo enigmatico eroe mascherato. Leggendario lo scontro finale tra Batman e il suo più...