La ritirata di Russia

è un libro ben fatto, molto più tecnico di altri tipo "il sergente della neve",ma molto utile per capire la gestione, i dislocamenti delle varie divisioni dell'intera spedizione. anche la parte iniziale, inserita nella ristampa, è interessante e spiega la disparità enorme di mezzi in dotazione all'allenza italo-tedesca e i russi: si capisce già da lì perchè c'è stato poi il macello che tutti noi conosciamo...libro che consiglio, complementare agli altri libri sul tema ben noti.

E' un buon libro, migliore anche del "Sergente nella neve". Quello che mi ha colpito di più è la parte finale, dove mostra l'enorme differenza tra gli ottimistici bollettini militari italiani e tedeschi e la realtà della disfatta. Siamo sicuri che molti giornali di oggi siano diversi dai bollettini propagandistici di allora ? L'unico difetto dell'opera è che è datata e crede ancora che i diari di Costanzo Ciano siano autentici, mentre ormai quasi tutti gli storici ammettono che furono scritti post eventum. Naturalmente, non sa della lettera di Togliatti, scoperta nel 1992, in cui esprimeva la sua piena, totale approvazione per il trattamento inumano dei prigionieri italiani ordinato da Stalin e la speranza che la spedizione in Russia si concludesse per gli italiani con un lutto personale, come il migliore e il più efficace degli antidoti contro il fascismo.