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Anno edizione: 2002
Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2022
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Una scrittura quella della Bellonci molto alta e sicuramente questo libro non è per tutti,ma il romanzo è davvero meraviglioso, intriso di storia e di descrizioni superlative, consigliato per chi ama il genere. Credo di poter dire che la Bellonci arrivi davvero a dei livelli altissimi.
L’Isabella d’Este di Maria Bellonci – una delle tante possibili oltre quella di Leonardo, Tiziano, Rubens – è donna di Stato più che madre, o almeno è madre di figli maschi, non di figlie femmine, che non riesce ad amare o che ama solo indirettamente: Eleonora, sua figlia, le è cara perchè è cara ad Elisabetta sua cognata. Donna di Stato capace di machiavellici inganni in una età in cui ad una donna è ancora fatto divieto di governare, Isabella d’Este è costretta a gestire il potere quando è necessario e poi a cederlo a uomini, Francesco il marito che ama ma che la disillude per la sua incertezza politica, e poi Federico il figlio anch’egli amato nonostante la spaventi la sua capacità di tradire negli affetti e nelle scelte di governo, ingrati entrambi perchè preoccupati di essere oscurati dalla sua più fine – e preveggente – intelligenza politica. Eppure qualcosa di femminile c’è nella sua narrazione - è così per la Bellonci, lo fu anche per Isabella? - degli anni delle guerre italiane, dalla caduta del Moro nel 1500 al 1533 quando nasce l’erede al trono di Mantova, Francesco, figlio di Federico, che diventano anni in cui si consumano odi familiari, gelosie, passioni, rancori, invidie, costringendo Isabella ad una attenzione costante ed esclusiva su Mantova, Ferrara, Urbino. Un bellissimo libro che rende vivi, palpitanti di emozioni, molti personaggi di storia.
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