Il rimedio perfetto

Scritto in maniera essenziale, questo romanzo prende allo stomaco. brava l'autrice

Davvero non capisco l'entusiasmo per questo modesto romanzino. Che vorrebbe essere poetico ma è solo melenso, che vorrebbe tanto essere commovente ma spinge solo la corda del patetico più scadente. L'infanzia, anche tragica, è stata raccontata con esiti più felici da ben altri scrittori. Si legge in due ore e si dimentica in due minuti.

Evidente in questo splendido e toccante romanzo la vocazione poetica dell'autrice, che ha saputo tratteggiare con delicata crudezza (sembra un ossimoro ma vi assicuro che non lo è) i personaggi di questa storia, dalla nonna "strega", alla maestra crudele, alle due sorelle sempre troppo indaffarate per dar conto alla sorellina piccola, alla madre "rossa" da cui sicuramente Alice ha ereditato la smisurata fame d'amore, fino a giungere a quella che è la figura per me più intesa, quel padre considerato "lo scemo del paese" ma che si autodefinisce con esemplare lucidità "non pazzo, soltanto maliconico"... Una versione rivisitata di Cenerentola quella di Alice, che sfoga nel cibo la sua sopportazione di una vita che le va ogni giorno più stretta.... fino a portarla alla "fuga" a Milano, pur con dolore e lacerazione nella separazione da quel padre comunque amato... Vi lascio da scoprire il finale, merita di essere letto! Layù