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Ricordi - Francesco Guicciardini - copertina
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Ricordi - Francesco Guicciardini - copertina

Descrizione


«Per raccontare il mondo che Guicciardini ha davanti occorrono procedimenti, pensieri e «nomi nuovi». Queste eredità, di parole e di valori, giunte da un passato diventato remoto, vanno ridefinite e reinterpretate. Non bastano piú nella loro evidenza. Hanno bisogno di mostrare contenuti originali. E le soluzioni guicciardiniane provano a dire questi contenuti. Il nome di ricordi si contrappone al proverbio, che congela in una formula un aspetto costante della realtà. Si distingue dall'aforisma classico, che codifica una verità nella definizione di una sentenza invariabile e vera per sempre. Non coincide con i ricordi familiari, che evocano le memorie di una casa e ne fanno racconto. Implica piuttosto un procedimento per assaggi, relativo a singoli temi. I ricordi sono saggi nella maniera di Montaigne o come saranno, secoli dopo, i Pensieri o lo Zibaldone di Leopardi o anche le note dei Quaderni del carcere di Gramsci. […] La forma dei ricordi è il correlativo di un pensiero di crisi, che nasce dalle ceneri di un mondo e saggia modi possibili di pensare l'esistenza. La parola crisi va intesa nel significato primo di trasformazione, di passaggio da una condizione a un'altra. Valutazioni degli uomini, categorie del pensiero, vocaboli consolidati si confrontano con le mutazioni di un'epoca appena avviata e con le questioni che la sua alterità mette in gioco. Guicciardini sperimenta paradigmi teorici e pratici che possano descrivere un tempo che non è piú simile al passato. La scrittura per frammenti diventa la forma essenziale per classificare un processo che non ha punti fermi, regole stabili e rassicuranti. Piú che l'autobiografia, i ricordi, come intuisce Gramsci, offrono il mezzo, stilistico e concettuale, per raccogliere le schegge di una realtà spezzata e osservare, come un paziente esegeta, la morfologia di ciascuna di esse. Questo lavoro minuzioso, che valuta ogni cosa nella sua identità, è la premessa per «superare un modo di vivere e di pensare arretrato». Perciò i ricordi sono, per configurazione e per essenza, radicalmente antisistematici. Cercano un ordine in mezzo al caos della storia e ne fanno scrittura» (Dall'Introduzione di Matteo Palumbo).
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Dettagli

2023
28 marzo 2023
XLVIII-554 p., Brossura
9788806251710

Conosci l'autore

(Firenze 1483 - Santa Margherita in Montici, Arcetri, 1540) storico italiano.La vita Dopo aver esercitato l’avvocatura in varie province toscane, nel 1512 iniziò la carriera politica come ambasciatore della repubblica fiorentina presso Ferdinando il Cattolico: frutto di quell’esperienza furono il Diario di Spagna (1512) e la Relazione di Spagna (1514). Restaurata la signoria medicea, la sua ascesa fu rapidissima: Leone X (Giovanni de’ Medici) lo nominò governatore di Modena (1516) e poi di Reggio e Parma (1517-22); Clemente VII, dopo averlo chiamato alla presidenza della Romagna (1523-26), lo volle luogotenente generale delle truppe pontificie. In tale veste, di fronte alla minaccia di Carlo V, G. propugnò una lega tra gli stati italiani, il papa e il re di Francia, e a Cognac, nel 1526, vide...

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