Il respiro del fuoco

e un thriller sicuramente scritto bene ma che non coinvolge mai completamente, che non crea la suspance che un libro del suo genere dovrebbe creare,i personaggi non entrano sottopelle ma restano in superficie,mi aspetto di piu' insomma da una storia che promette sicuramente bene. Leggerò ora il primo libro del Sig.Inverni e sarò contenta se dovrò ricredermi su quanto scritto qui. Alla prossima recensione,dunque

Seconda opera di un grande autore. Ritroviamo i protagonisti del primo romanzo, diversi, più maturi, più consapevoli di sè, ma ancora segnati dai propri demoni. La sinergia tra Anna e Lucas è perfetta, come la chimica dell'alternanza tra la prima e la terza persona, elemento caratteristico di Inverni. La trama, rispetto a IL PRIOGIONIERO DELLA NOTTE è meno avvincente, anche se di buonissimo livello, forse perchè conosciamo già alcune dinamiche, ma è un thriller-giallo da divorare; conferma Inverni come uno scrittore di assoluta classe. Per capire a fondo il libro, però, serve aver letto il primo, altrimenti si perdono alcuni passaggi... In attesa del sicuro seguito do un buon voto, sfiorata l'eccellenza solo perchè IL PROGIONIERO DELLA NOTTE era stato un po' più avvincente.