Il regno capovolto

Libro molto bello e scorrevole. I personaggi sono ben descritti e la lettura è molto appassionante. Assolutamente consigliato.

La lettura mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca. Condivido il giudizio di chi dice che il potenziale della storia non è stato pienamente sfruttato. Bella l'idea di far emergere un personaggio dimenticato, la sorella di Mozart, e, come dice l'autrice nella nota finale, molti elementi del libro sono fatti reali, sul modello del romanzo storico. La parte 'di fantasia', tuttavia, mi è apparsa una favola banale (con tanto di orco cattivo e fata buona), ben al di sotto di quello che mi aspettavo da Lu Marie. Una piccola nota divertente: nella pagina dei ringraziamenti, la bravissima Tahereh Mafi è citata come un uomo... occhio alle traduzioni!

Apprezzo molto la tendenza che c'è oggi nella narrativa di riscoprire personaggi femminili ignorati o denigrati dalla storia. Credo sia una moda che può fare molto bene alla società tutta! Nel caso specifico de Il Regno Capovolto l'elemento fantasy arricchisce la storia senza farci mai dimenticare che l'attenzione va posta su Marianne Mozart, soprannominata "Nannerl". Una bambina e poi una donna straordinaria, che ha suonato e probabilmente anche composto accanto e insieme al fratello, di talento eccezionale, sì, ma anche l'unico della famiglia che poteva esprimersi al massimo della propria volontà e dei propri desideri, in quanto maschio in una società patriarcale. La storia inizia lentamente, diventa più incalzante dopo le prime cento pagine che forse potevano essere condensate un po', però dopo il ritmo si riprende e diventa davvero molto interessante. Le visioni del regno capovolto e le avventure dei protagonisti sono abbastanza semplici, è evidente che Marie Liu aveva poche pretese di complessità perché voleva insistere su Nannerl, come ho già detto. E non è una cosa negativa, anzi: è una storia che intrattiene e fa anche riflettere senza richiedere grande sforzo. Sono abituata e adoro storie complesse, quindi è stata una lettura piacevole e riposante. «Ti dice di suonare, e tu suoni. Ti dice di inchinarti, e tu ti inchini. Ti dice cosa devi fare e cosa non devi fare e tu fai questo e non fai quello. Ti dice di non arrabbiarti, e tu sorridi, abbassi gli occhi, taci e ti comporti esattamente come ti ha detto, sperando che sia ciò che vuole. E poi una sera ti accorgi che gli hai dato tanta parte di te stessa che non ti è rimasto altro che l’inchino, il sorriso, e il silenzio. Non sei nulla.»