Reality and Fantasy

Ma, io nn lo definirei jazz. Questo ragazzo è molto eclettico, non stufa, non è banale nei pezzi e poi è bravo sia col piano che con la voce:sembra scanzonato quando canta ma ha una buonissima tecnica vocale. Insomma, a me piace parecchio, non assomiglia a nessuno. Bravo Raphael!

E' un sollievo avere la conferma che ci siano ancora giovani talentuosi e sorprendenti, ed è una soddisfazione sapere che piace ed ha successo. In un'epoca di mercificazione quasi totale della musica, in cui i giovani sono quasi esclusivamente relegati al ruolo di interpreti melodici di filastrocche musicate prodotte con lo stampo, Raphael è come un'oasi nel deserto. Le mie orecchie e il mio spirito lo ringraziano e si congratulano. Mi ricorda, nell'insieme, un novello Giacomo Leopardi, timido ed introverso ma con un mondo dentro da esprimere. Scusate se è poco! :)

Album semplicemente splendido con un notevole respiro di internazionalità. Gli unici quattro brani scritti in italiano sono di forte impatto comunicativo. Gli Americani non sanno che pianista d'oltre oceano suona il jazz! Sono evidenti comunque le contaminazioni di altri generi musicali e i rimandi a Ben Harper e Jamiroquai in pezzi come "A three second Breath", "Scandalize me"... Grande cultura musicale nella tradizione e nel contemporaneo, grande talento e originalità nelle sue composizioni. Tutti i brani sono interamente scritti e composti da lui, da lui arrangiati e lui stesso ha lavorato alla produzione del disco! la Sugar Music gli ha dato "carta bianca". Non male per un ragazzo di 29 anni: è un grande artista. E' lui a suonare il kazoo nella ormai celeberrima "Reality and Fantasy"... Lui a fare quella particolare contro-voce ed è sempre lui ad eseguire tutti i cori presenti nei brani. Cosa dire, non resta che acquistare quest'album e quindi sorprendersi.