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Rapporto Svimez 2019. L'economia e la società del Mezzogiorno
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Rapporto Svimez 2019. L'economia e la società del Mezzogiorno - copertina
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Rapporto Svimez 2019. L'economia e la società del Mezzogiorno

Descrizione


Un ventennio di declino iniziato con gli anni novanta, sette anni di recessione senza soluzione di continuità, una modesta ripresa e, oggi, lo spettro di una nuova recessione, lasciano la politica economica nazionale di fronte a un nodo di fondo non sciolto. Quale ruolo ritagliarsi, nel sentiero stretto dei vincoli europei, per invertire il trend che vede l'economia e la società italiane subire le conseguenze più che cogliere le opportunità dei cambiamenti strutturali intervenuti con il nuovo secolo? Una risposta richiede anche e soprattutto un diverso approccio al dualismo italiano. In altre parole una svolta all'idea che si propone per l'Italia, non più divisiva ma unitaria, e su questa fondare le politiche che si vogliono attuare per la crescita. Vuol dire abbandonare la ricetta indigesta di politiche diverse per le due parti del Paese, fondata sul binomio assistenza per il Sud e sviluppo per il Nord, cercando una ricomposizione degli interessi tra le due macro-aree. Un nuovo patto Nord-Sud che si concentri su alcune priorità nazionali in grado di riattivare le risorse potenziali presenti soprattutto nel Mezzogiorno. Riattivare gli investimenti pubblici al Sud è il modo più produttivo, per l'economia e la società italiane, di valorizzare le interdipendenze tra le due aree del Paese. Vuol dire mettere il Mezzogiorno nelle condizioni di rafforzare il suo contributo alla crescita nazionale, nel breve periodo, contribuendo all'attivazione della domanda interna, a beneficio anche delle aree più forti. Se rivolti al rafforzamento delle infrastrutture e dei servizi sociali, inoltre, gli investimenti pubblici riescono a realizzare, al tempo stesso, finalità redistributive, facilitando l'accesso ai diritti di cittadinanza, caratterizzati dai divari territoriali discussi nelle diverse parti di questo Rapporto, e di sostegno allo sviluppo economico.
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Dettagli

2019
14 novembre 2019
Libro universitario
XIII-636 p., Brossura
9788815285386
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Indice

Avvertenza
I NUOVI TEMI DI UN’ANTICA QUESTIONE
I. Il Mezzogiorno nella nuova geografia europea delle disuguaglianze
1. Le politiche nazionali di fronte al «doppio divario»
2. Il Mezzogiorno e l’Italia nell’Europa diseguale
3. Quale ruolo «possibile» per le politiche?
II. La questione demografica e i suoi effetti sul dualismo
1. Introduzione
2. La questione demografica nazionale sintesi di un malessere italiano
3. Le conseguenze economiche del calo demografico negative per il Paese ma drammatiche per il Sud
4. È possibile contrastare una così drammatica deriva economica e sociale?
III. Valorizzare le autonomie e ridurre le disuguaglianze. Il federalismo possibile
1. Da dove riprendere le fila del regionalismo differenziato
2. Quali sono le motivazioni del regionalismo differenziato?
2.1. Il regionalismo differenziato non può essere motivato dall’ingiustizia fiscale
2.2. Il regionalismo differenziato non può essere la soluzione alla crisi e alla riduzione dei divari
3. Per un’attuazione piena di un federalismo fiscale solidale nell’interesse del Paese
3.1. Non è stato il Sud a «bloccare» l’autonomia
3.2. Un percorso metodologico ordinato per il federalismo differenziato
Focus. Il residuo fiscale: un terreno da esplorare
PARTE PRIMA – IL DOPPIO DIVARIO SUD/NORD, ITALIA/EUROPA
IV. L’economia del Mezzogiorno e del Centro-Nord
1. Il Mezzogiorno anticipa la crisi e ritarda la ripresa
1.1. La formazione delle risorse
1.2. Le importazioni nette
1.3. L’impiego delle risorse
1.4. Le esportazioni di merci
2. La disomogeneità della ripresa nelle regioni italiane
V. I settori produttivi
1. L’agricoltura
1.1. Premessa
1.2. La produzione
1.3. Le esportazioni
1.4. Gli investimenti
1.5. L’occupazione e la produttività
2. L’industria
2.1. L’attività produttiva
2.2. Produttività, costo del lavoro, margini di profitto
2.3. Occupazione e investimenti
3. L’edilizia
3.1. Una crescita timida e incerta delle costruzioni italiane in un contesto europeo in netta ripresa
3.2. Prodotto, investimenti, occupazione
3.3. Le imprese
4. Il terziario
4.1. Il prodotto nel 2018
4.2. L’accumulazione
4.3. L’occupazione
4.4. La produttività
5. Il credito
5.1. I prestiti
5.2. La qualità del credito
Focus. Aspetti strutturali del sistema dei CONFIDI in Italia, le criticità e le prospettive
VI. Il mercato del lavoro
1. Nel 2018 emergono segnali di interruzione nella ripresa del mercato del lavoro meridionale
2. La dinamica per settore di attività
3. L’andamento dell’occupazione per carattere e tipologia d’orario
4. La ridefinizione della struttura e della qualità dell’occupazione nel decennio 2008-2018
Riquadro. I posti di lavoro da creare al Sud per colmare il «gap» occupazionale
5. Offerta di lavoro, disoccupazione «implicita» e scoraggiamento
6. I principali andamenti delle regioni meridionali nel 2018
7. L’evoluzione più recente del mercato del lavoro
Focus. L’«input» di lavoro alla produzione nazionale
PARTE SECONDA – IL TERZO PILASTRO: LA SOCIETÀ DEL MEZZOGIORNO
VII. La dinamica della popolazione: un problema italiano, una grande questione per il Sud
1. Introduzione
2. La popolazione
2.1. Il nuovo millennio si apre con il «secolo dell’invecchiamento e delle migrazioni»
2.2. Lo spopolamento delle aree montane interne e la lenta eutanasia dei piccoli borghi
2.3. Squilibri demografici e riduzione della popolazione nelle regioni meridionali
2.4. Natalità in calo e mortalità in crescita: il Nord e il Sud nella trappola demografica
2.5. Le previsioni demografiche: il crollo delle persone in età di lavoro
2.6. L’UE, una comunità che invecchia. L’Italia, i paesi dell’Est, quelli mediterranei e la Germania i grandi malati
3. Le migrazioni protagoniste della storia demografica nazionale
3.1. La nuova migrazione italiana si estende dal Sud al Nord
3.2. Le caratteristiche dell’emigrazione meridionale
3.3. Un diverso modo di emigrare: il pendolarismo di lungo periodo
4. Conclusioni
VIII. La condizione femminile in Italia
1. Introduzione
2. L’Italia nel contesto europeo
2.1. Le donne del Sud: tra crisi occupazionale e moderata ripresa
2.2. La struttura dell’occupazione femminile e il processo downgrading
2.3. L’Italia tra squilibri del welfare e ricerca di un modello di conciliazione
3. Un dettaglio sull’Italia
4. Le politiche per la famiglia in un paniere di Stati membri
4.1. L’approccio dell’Unione europea al worklife balance
IX. L’impatto del Reddito di Cittadinanza
1. Povertà, esclusione e politiche di welfare
2. Il Reddito di Cittadinanza dopo cinque mesi di operatività
3. L’impatto territoriale del Reddito di Cittadinanza
X. Il divario territoriale nei servizi pubblici e la convergenza interrotta del processo di scolarizzazione
1. Premessa
2. I divari territoriali nell’erogazione dei servizi pubblici
2.1. La distribuzione territoriale della spesa corrente e l’accesso ai servizi
2.2. I servizi sociali: l’assistenza sanitaria e socioassistenziale
2.3. I tempi della giustizia tra recenti progressi e ritardi persistenti
2.4. Servizi pubblici locali, rifiuti e infrastrutture di rete
2.5. Un indice sintetico delle performance della Pubblica Amministrazione nelle regioni
2.6. La diffusione dell’ICT nella P.A.: Sud in forte recupero ma resta ancora molto da fare
3. I divari nel sistema scolastico
3.1. La convergenza interrotta nella scolarizzazione al Sud e i divari di competenze
3.2. Scolarità e dispersione nella scuola superiore
3.3. La qualità delle infrastrutture scolastiche
Focus. Un’esperienza di alleanza tra Università e grande impresa nel Mezzogiorno: il progetto «U-Link Academy Basilicata»
XI. Non profit: un’economia in crescita, ma il Sud è ancora indietro
1. Aspetti generali del non profit, una riforma in progress
2. Il profilo economico degli organismi non profit: market, non market
3. Lavoro volontario e lavoro retribuito, fattori di produzione del non profit
4. Il finanziamento degli organismi non profit: tipologie e raccolta fondi
5. Conclusioni
XII. Il peso dell’economia illegale sullo sviluppo e le azioni di contrasto
1. Le conoscenze sulle principali organizzazioni mafiose: gli sviluppi recenti
2. La politica antimafia
3. Nuovi interventi in materia di corruzione
4. Tendenze innovative nell’ambito dell’anticorruzione
5. Riflessioni recenti sul caso italiano
Focus. I beni confiscati
PARTE TERZA – LE TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA PRODUTTIVO MERIDIONALE
XIII. Le trasformazioni del sistema produttivo e dell’industria dopo la crisi
1. Le trasformazioni del sistema produttivo: uno sguardo d’insieme
2. Modifiche strutturali nell’entrata/uscita nel/dal mercato
3. I fattori di competitività nel contesto post «lunga crisi»
4. Differenze territoriali nel modello di resilienza industriale
Focus. Digitalizzazione e produttività: un’analisi per regione
XIV. La collocazione internazionale dell’economia del Mezzogiorno
1. Lo scenario internazionale
2. La posizione del Mezzogiorno nell’economia internazionale: uno sguardo d’insieme
3. Le esportazioni del Mezzogiorno: tendenze complessive ed effetti della crisi
4. Le regioni del Mezzogiorno: quote di mercato e modelli di specializzazione delle esportazioni
5. Imprese multinazionali ed esportazioni nelle regioni del Mezzogiorno
Focus. «Governance» dei gruppi d’impresa e indici di specializzazione delle multinazionali regionali
6. Considerazioni conclusive
7. Appendice metodologica
XV. Le politiche per l’industria
1. La politica industriale nello scenario internazionale
2. Le dinamiche degli aiuti alle imprese
3. I principali strumenti di agevolazione
3.1. Credito agevolato all’esportazione
3.2. Fondo per la crescita sostenibile (FCS)
3.3. Contratti di sviluppo
Riquadro. Principali caratteristiche dei contratti di sviluppo
3.4. «Nuova Sabatini»
3.5. Zona Franca Urbana nei comuni del Centro-Sud colpiti dal sisma del 2016-2017
3.6. Fondo centrale di garanzia per le PMI
Riquadro. La riforma del «Fondo centrale di garanzia per le PMI»
4. Le regioni del Mezzogiorno: quote di mercato e modelli di specializzazione delle esportazioni
4.1. Le misure a sostegno di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico
Riquadro. Il programma Smart&Start Italia
4.2. Le misure a favore dello sviluppo del credito non bancario e dell’aumento delle dimensioni d’impresa
Riquadro. Il «Fondo nazionale innovazione» (FNI)
4.3. Le misure a favore degli investimenti e dell’occupazione
Riquadro. Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
Riquadro. Resto al Sud
4.4. Il sostegno all’internazionalizzazione e all’attrazione degli investimenti esteri
5. Imprese multinazionali ed esportazioni nelle regioni del Mezzogiorno
Focus. «Governance» dei gruppi d’impresa e indici di specializzazione delle multinazionali regionali
XVI. Le crisi industriali nel Mezzogiorno
1. Premessa
2. Le crisi d’impresa nella loro dimensione patologica: maggiori ostacoli e soluzioni più difficili al Sud
3. La dimensione quantitativa delle crisi: il Sud non ha più crisi del Nord ma ha difficoltà maggiori
3.1. I tempi delle crisi d’impresa
3.2. Gli strumenti per la gestione delle crisi
3.3. Gli stakeholders «celebrano riti diversi»
4. Il nodo delle risorse per la gestione delle crisi e la nuova normativa
5. Conclusioni
Riquadro. FIAT – Stabilimento di Termini Imerese (PA). «Un generoso atto di governo?»
Riquadro. ALCOA – Stabilimento di Portovesme (CI). «L’orgogliosa difesa dell’impossibile?»
PARTE QUARTA – LA DEBOLEZZA E LE ESIGENZE DI RILANCIO DELLE POLITICHE PUBBLICHE
XVII. Le politiche di coesione europee e nazionali
1. La politica di coesione dell’Unione europea nel post 2020
1.1. Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027: politiche, risorse e classificazioni territoriali a livello europeo
1.2. Il negoziato sulla cornice regolamentare: elementi di rilievo per il Mezzogiorno
1.3. Il quadro nazionale: le risorse, i territori e l’avvio dei Tavoli di programmazione
2. Il Mezzogiorno nella politica di coesione 2014-2020
2.1. L’attuazione del ciclo 2014-2020
2.2. I dati di certificazione dei Fondi europei
2.3. Il cofinanziamento nazionale e la «programmazione parallela»
Focus. L’impiego degli strumenti di ingegneria finanziaria nei Fondi strutturali 2014-2020
3. Il Fondo Sviluppo e Coesione
3.1. La gestione nel 2018
3.2. Le risorse per le politiche di coesione nella Legge di Bilancio 2019
3.3. L’attività programmatoria del CIPE e l’utilizzo di risorse FSC con legge
3.4. La riforma delle modalità di programmazione e vigilanza del FSC
3.5. La «clausola del 34%»
4. Alcune considerazioni conclusive
XVIII. Politiche infrastrutturali: tra il persistente declino degli investimenti e un incerto rilancio fondato sulla sostenibilità
1. Introduzione e sintesi
2. Dotazioni, competitività infrastrutturale e investimenti
2.1. L’evoluzione delle dotazioni infrastrutturali nel confronto europeo
2.2. I divari regionali nelle dotazioni infrastrutturali per la mobilità e l’accessibilità
2.3. La competitività infrastrutturale regionale
2.4. Il persistente declino degli investimenti infrastrutturali in Italia e nel Mezzogiorno
3. La programmazione europea
3.1. Progetti TEN e finanziamenti del CEF
3.2. Il PON e i POR finanziati dal FESR
4. La programmazione nazionale
4.1. La nuova strategia per la mobilità del DEF 2019 al vaglio del nuovo Governo
4.2. La programmazione del FSC 2014-2020
XIX. Il Mezzogiorno e la logistica nell’economia mediterranea
1. Premessa
2. Scambi commerciali delle regioni del Mezzogiorno e nell’area del Mediterraneo
3. Evoluzione in funzione logistica dello Short Sea Shipping
4. Porti e sistemi di rotte per la crescita internazionale dell’economia del Mezzogiorno
5. Incentivazione alla localizzazione di servizi logistici negli ambiti portuali del Mezzogiorno
Riquadro. Economia digitale al Sud: iniziative emergenti
6. Considerazioni conclusive: le ZES tra delusione e speranza di crescita del Mezzogiorno
Focus. «Offshoring» e «reshoring» delle imprese italiane in Romania e Albania
PARTE QUINTA – IL RUOLO DEL SUD IN UNA STRATEGIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE
XX. Il posizionamento dell’agricoltura italiana e meridionale nel contesto europeo
1. Premessa
2. L’andamento della produzione e processi di crescita
3. Le caratteristiche strutturali e organizzative dell’agricoltura
4. Processi di investimento
5. Quali politiche di intervento?
XXI. La bioeconomia e l’economia circolare: un’opportunità di crescita delle imprese del Mezzogiorno
1. Introduzione. Definire gli obiettivi, individuare le policies. Il contributo del gruppo di lavoro della SVIMEZ
2. L’impatto dell’economia circolare e della bioeconomia sul tessuto produttivo meridionale
3. La diffusione della chimica verde nel Mezzogiorno e l’esperienza del Cluster SPRING
4. La filiera del legno nel Mezzogiorno: tra attualità e nuove sfide
5. Il ruolo della formazione: alcune proposte nate con l’esperienza di BIOCIRCE
6. Il rapporto tra ricerca e impresa nelle bioplastiche: l’esempio del progetto «Biopolis» in Campania
Focus. Capire la bioeconomia
7. Quali strategie di sostegno: alcune prime indicazioni
XXII. Sviluppo e ruolo dell’industria delle biotecnologie nel Mezzogiorno
1. Il quadro di riferimento
2. Evoluzione strutturale del comparto biotech e dinamiche regionali
3. Sviluppo tecnologico del biotech e specializzazioni territoriali
4. Cenni conclusivi
Appendice 1 – Le misure di politica per il riequilibrio territoriale adottate nel periodo settembre 2018-luglio 2019
Appendice 2 – Indicatori socio-economici delle regioni meridionali

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